InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tensione in Egitto e nei Territori. Corteo a Roma per la Freedom Flotilla

Palestina. Scontri e tensioni anche in Cisgiordania, dove il giorno della Nakba è stato e sarà ricordato da numerose manifestazioni, nonostante il divieto del governo israeliano a scendere in piazza per ricordare l’espulsione di più di 700.000 palestinesi dalla loro terra a seguito dell’occupazione sionista. Ieri, dopo le preghiere del venerdì, si è alzata forte la tensione dopo il ferimento grave di un ragazzo palestinese di 16 anni, da parte dell’esercito israeliano, nel quartiere di Silwan aest di al-Quds. Dopo ore di scontri sempre nella giornata di venerdì, il ragazzo è oggi morto a causa delle ferite riportate e altri nove palestinesi, secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese, versano in gravi condizioni. In altre zone vicine, circa 30 persone sono state ferite e ben 34 arrestate delle forze israeliane. Proteste sono in corso nelle città della West Bank, incluse al-Khalil (Hebron), Issawiya, Al-Tur e Ras al- Amud. Anche oggi, dopo il funerale del ragazzo ammazzato ieri, si sono verificati duri scontri a Gerusalemme tra giovani palestinese e polizia israeliana. Migliaia di uomini israeliani della polizia sono mobilitati con la massima allerta in tutta Israele, specialmente a al-Quds, temendo un’ulteriore scoppio di violenza domani, giorno della commemorazione della Nakba.

Ascolta la corrispondenza con Gaza: Francesca del Co.Ru.M.

{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/22904754/fra_gaza.mp3{/mp3remote}

Egitto. Le autorità egiziane hanno infatti bloccato l’accesso alla penisola del Sinai per evitare che gli attivisti egiziani potessero raggiungere la città palestinese di Rafah. Gli attivisti vogliono entrare nella Striscia di Gaza domenica, per celebrare il giorno della Nakba, la cosiddetta “catastrofe”, che ricorda il giorno in cui Israele occupò i territori palestinesi. L’esercito egiziano si è contrapposto ai manifestanti alla linea di confine di Rafah, il passaggio che permette l’ingresso nella striscia di Gaza, ma gli organizzatori dicono che la loro marcia vuole dimostrare che la questione palestinese coinvolge tutti gli arabi e che il sostegno alla popolazione palestinese rimane prioritaria per gli egiziani.

Italia. Migliaia di attivisti e di persone provenienti da diverse città, hanno sfilato oggi per le strade di Roma a sostegno della Freedom Flotilla che a metà giugno salperà per rompere l’assedio israeliano a Gaza. Il lungo corteo partito da Piazza della Repubblica si è concluso in piazza Navona. Forte il ricordo di Vittorio Arrigoni, che attraversato il corteo dall’inizio alla fine: in piazza Esquilino è stata apposta una targa che l’ha ribattezzata “Piazza Vittorio Arrigoni, internazionalista”. La manifestazione ha quindi ‘lanciato’ la Freedom Flotilla che partirà a giugno, mandando al mittente le minacce di blocco italiane e israeliane…

Ascolta la diretta di Radio Onda d’Urto: Sergio Cararo del Forum Palestina

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2011/05/cararo-manifestazione-palestina-Roma.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Egittoitalianaqbapalestinavik2gaza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il grande reggimento cinese dell’esercito globale dei gig-workers

200 milioni di precari tra industria e servizi, ma soprattutto giovani che rifiutano il mito del lavoro

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la destra bolsonarista dietro la strage nelle favelas, Lula in difficoltà

Il 28 ottobre scorso circa 140 persone, di cui 4 agenti, sono state uccise e un centinaio sono state arrestate nel corso di un assalto condotto da 2500 membri della Polizia Civile e della Polizia Militare brasiliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bolivia: La ex presidente golpista Jeanine Áñez è liberata per ordine del TSJ

Durante il suo governo di fatto, la Áñez ha emanato il decreto supremo 4.078, che esentò dalle responsabilità i militari e i poliziotti che attuarono i massacri di Senkata e Sacaba, nei quali furono assassinate 36 persone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina: logoramento militare sul fronte orientale, esodo di giovani sul fronte interno

La situazione sul campo in Ucraina è sempre più difficile per le truppe di Kiev.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: la strategia Trump del “cortile di casa”

Le dichiarazioni di Trump delle ultime settimane sono molte e contraddittorie rispetto alle azioni da intraprendere nei confronti del Sud America in particolare al largo del Venezuela

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un “pericoloso comunista” sindaco di New York… E vai!

Riprendiamo questo articolo apparso su Il Pungolo Rosso sulla elezione di Mamdani a sindaco di New York. Il contenuto ci pare largamente condivisibile in diversi punti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudan. Dopo il Darfur le RSF puntano al Kordofan, proseguono i massacri

Il Sudan continua a precipitare in una spirale di violenza che sembra non avere fine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NYC: la vittoria di Mamdani

La vittoria del candidato sindaco democratico Mamdani è stata in prima pagina su tutti i giornali nostrani sia ieri che oggi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quando fallirà la promessa gialla?

Da Balfour a Trump, dal distintivo giallo alla linea gialla, la stessa storia si ripete in un unico colore, un colore che macchia le mappe e dipinge sia la geografia che la memoria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’è dietro il nuovo piano di Israele per dividere Gaza in due

Mentre Trump elogia la “pace”, Israele sta consolidando un nuovo regime di confini fortificati, governo per procura e disperazione orchestrata, con l’espulsione ancora obiettivo finale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: occupata l’Aula Nugnes del Consiglio Comunale, “Rispettate la mozione contro la collaborazione con Israele”

Nel corso del pomeriggio di venerdì 31 ottobre è stata occupata dalla rete Napoli con la Palestina l’aula Nugnes del consiglio comunale di Napoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.