Turchia in movimento con uno sguardo volto all’Italia
Un atto sfrontato della polizia che sta mettendo in agitazione il movimento ad Ankara e non solo.
A fronte delle implacabili ruspe che vorrebbero sradicare migliaia di alberi e spianare il terreno in un’intera zona periferica della città limitrofa al campus, gli studenti, organizzati in collettivi, da tempo rispondono ergendo barricate, ostacolando le operazioni ai macchinari e scontrandosi con la polizia.
In un clima di tensione crescente, i plotoni di forze dell’ordine stanno cercando di forzare la mano, fino a penetrare dentro l’Università nonostante le mancate autorizzazioni del Rettore. Così è successo sabato notte quando, bypassando l’istituzione universitaria, le divise han fatto irruzione dentro al campus, dove si teneva un presidio di protesta, compiendo una vera e propria caccia all’uomo e persino spingendo un ragazzo presente in uno dei fuochi imbastiti dal presidio per la nottata.
Frattanto, la stampa locale ha dato fortemente risalto alla nascita di uno studentato occupato a Bologna chiamato Taksim. Molti cartacei piuttosto letti e tanti siti di movimento sono rimasti sorprendentemente compiaciuti della scelta degli studenti bolognesi di caratterizzare la loro occupazione richiamandosi alla piazza centrale delle lotte turche prodottesi dall’ultima Primavera in poi.
Una reciprocità inaspettata tra le lotte nei due paesi che al di là del Bosforo non è passata inosservata, e che sta generando un effetto-onda di simpatia e solidarietà tra i giovani in lotta in queste due zone dell’area mediterranea.
Qui il link all’articolo di Radikal.com.tr
A breve pubblicheremo un articolo con l’intervista a compagn* turch* che faranno il punto sulla situazione delle lotte nel loro Paese e non solo..
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