InfoAut
Immagine di copertina per il post

Turchia: secondo giorno di scontri. Due morti, decine di feriti e centinaia di fermi

Ieri a Istanbul cento mila persone hanno accompagnato la bara del ragazzo al cimitero, mentre in tutta la Turchia si tenevano cerimonie per la commemorazione dell’adolescente. Dopo la funzione, circa 50 mila persone, tra cui anche moltissimi studenti e studentesse che sono venuti a salutare il coetaneo, si sono mosse in corteo verso piazza Taksim, ma già nel quartiere Osmanbey la polizia ha attaccato i manifestanti, sparando lacrimogeni e indirizzando i getti dei Toma contro la folla a pochi metri di distanza. Scontri si sono verificati nelle immediate vicinanze, gli agenti hanno sparato ancora più lacrimogeni avvolgendo la zona di una coltre di gas irrespirabile. Diversi testimoni raccontano che la polizia ha usato anche spray al peperoncino e ha sparato proiettili di gomma.

Nonostante questo pesantissimo attacco, alcuni manifestanti sono riusciti a raggiungere piazza Taksim e a resistervi, scandendo slogan come “Guardate qua, l’assassino di Berkin è davanti a noi!”. La polizia ha impiegato 4 ore a sgomberare la piazza, sparando senza sosta lacrimogeni ad altezza uomo (alcuni dei quali sono atterrati dentro ai negozi circostanti) e proiettili di gomma. Un giovanissimo venditore di 17 anni, Hakan Ataş, il quale vendeva riso in piazza Taksim, è stato colpito alla testa da un candelotto sparato dagli agenti in modo indiscriminato. Ancora una volta è stata sfiorata la tragica fine di Berkin: Hakan è stato portato d’urgenza in ospedale privo di sensi e con molteplici fratture delle ossa craniche. In serata però i medici hanno fatto sapere che la sua vita si trova fuori pericolo. Verso mezzanotte è stato reso pubblico anche il decesso del poliziotto Ahmet Küçüktağ, il quale ha avuto un arresto cardiaco a causa dell’eccessivo uso di lacrimogeni. Pochi minuti dopo è arrivata la notizia di una seconda morte: Burak Karamanoğlu di 22 anni è deceduto in seguito a una rissa. Verso l’una di notte il corteo si è sciolto, dopo una giornata in cui la polizia ha attaccato di continuo i manifestanti, causando decine di feriti, anche di età giovanissima, e almeno 50 fermi.

Anche ad Ankara decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per ricordare Berkin, tra cui moltissime associazioni studentesche e sindacali. La polizia non ha permesso al corteo di sfilare, azionando fin da subito gli idranti e sparando lacrimogeni interrottamente. Un Toma ha indirizzato il proprio getto contro un uomo a due metri di distanza, colpendolo fortemente al ventre. All’arrivo dell’ambulanza il giovane si trovava a terra esanime e ora sta lottando tra la vita e la morte. A fine giornata si contavano altri 3 feriti, 71 arrestati di cui 25 bambini.

A Izmir la polizia ha fatto un blitz nel caffè dove si erano rifugiati alcune persone in seguito alle ripetute cariche. Gli agenti hanno portato fuori di peso un manifestante, il quale è stato massacrato e colpito in pieno volto con il casco che uno dei poliziotti si è tolto per usarlo appositamente. L’uomo è rimasto a giacere in una pozza di sangue col viso tumefatto fino all’arrivo dell’ambulanza. Sul luogo è rimasto il casco dell’agente con il numero identificativo 3130. Mentre nel paese succedevano questi orrori, la stampa pro governativa ha avuto il coraggio di mettere in circolazione la voce che in realtà la spina di Berkin è stata staccata per danneggiare l’immagine del premier in vista delle elezioni di fine marzo. Un’affermazione infame e ignobile, la quale non fa altro che aumentare il dolore e la rabbia per la morte di un ragazzo che è deceduto a soli 15 anni mentre andava a comprare il pane.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

berkinerdoganmanifestazionerepressionetaksim

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Brescia: imponente risposta antifascista contro le provocazioni fasciste.

Migliaia di persone presenti e corteo spontaneo di massa verso la stazione FS

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: 88 anni richiesti perché lottare é reato

“Non è interesse della procura criminalizzare il dissenso”: si apre con questo paradosso prontamente ripreso dai giornali l’udienza di oggi sul processo per associazione a delinquere ai danni di compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento Notav e dello spazio popolare Neruda. Di seguito alcune considerazioni a caldo a cui seguiranno altri ragionamenti. […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Rivolta nel carcere di Cuneo

Da Radio Blackout: Nel pomeriggio di lunedì 11 novembre la quiete penitenziaria della Casa Circondariale Cerialdo di Cuneo è stata scossa da una rivolta improvvisa messa in atto, a quanto ci è dato sapere, dagli “ospiti” della sezione Nuovi Giunti del carcere del capoluogo. Data la odierna difficoltà di avere notizie sicure da dentro, quello […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La salute negata dell3 prigionier3 politich3 curd3 in Turchia

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato alla conferenza “Le condizioni di salute nelle carceri turche” organizzata dal Congresso Democratico dei Popoli (HDK), accogliendo con calore e gioia il loro invito ad Istanbul, insieme ad altre realtà sociosanitarie autonome provenienti dall’Europa, per lo più da Germania e Grecia.