InfoAut
Immagine di copertina per il post

USA: Trump manda la guardia nazionale a Minneapolis

||||

Le proteste dopo l’omicidio a sangue freddo di George Floyd da parte della polizia continuano ad intensificarsi.

Nel terzo giorno di rivolta a Minneapolis la stazione di polizia del Terzo Distretto è stata occupata e data alla fiamme, mentre i poliziotti venivano evacuati dal tetto con gli elicotteri. Diversi negozi e fast food sono stati dati incendiati o saccheggiati. E mentre, come al solito, il dibattito si concentra sulla questione della violenza dei manifestanti, Trump annuncia di aver mandato la guardia nazionale in città per sedare la rivolta promettendo che “quando iniziano i saccheggi, iniziano le sparatorie”, come a dire va bene tutto, ma non toccate la proprietà privata. Trump, dopo un primo momento in cui aveva speso parole di circostanza sulla necessità di fare giustizia rispetto all’omicidio di Floyd adesso promette il pugno duro contro chi protesta per gratificare una parte della propria base più esplicitamente suprematista in vista delle presidenziali. Suprematisti che si sono organizzati in bande e girano armati per la città di Minneapolis, da un’auto sono state lanciate delle molotov contro i manifestanti.

100752437 10158266022659105 1270269713464688640 o copia

Inoltre il procuratore che si occupa del caso di George Floyd ha annunciato che non può accusare per omicidio il poliziotto assassino, Derek Chauvin, e i suoi colleghi. Gli agenti coinvolti nel fatto sono stati rimossi temporaneamente dal loro incarico, ma sono ancora tutti a piede libero e ancora senza incriminazioni. Derek Chauvin secondo diverse testimonianze avrebbe già alle spalle un passato di abusi in divisa e razzismo. Un afroamericano ha denunciato di essere stato violentemente picchiato e ferito con due colpi di pistola proprio da Chauvin nel 2008 durante un intervento per violenza domestica.

Intanto la protesta si espande a macchia d’olio in diversi Stati dell’Unione: a New York 30 persone sono state arrestate durante una manifestazione per aver bloccato la circolazione con i bidoni della spazzatura. Momenti di tensione davanti alla City Hall che è stata attaccata dai manifestanti con un lancio d’oggetti.

La polizia ha aperto il fuoco contro i manifestanti a Louisville ferendo sette persone, di cui una in maniera grave, e a Denver, dove è stato posto sotto lockdown lo State Capitol, sede dell’assemblea statale.

A Columbus i manifestanti hanno tentato di sanzionare ed occupare la Ohio Statehouse, la Camera dello stato, al grido di “I can’t breathe”. A Oakland, Los Angeles, Albuquerque, San Francisco, Sacramento, Portland, Memphis e Chicago sono andati in scena cortei e sit in di protesta.

IMG 0621 1024x768 copia

La solidarietà attorno a chi si sta battendo tra le strade di Minneapolis si allarga e le proteste stanno facendo cadere la maschera di ipocrisia dietro cui si nascondono politici e giornalisti di ogni schieramento.

{youtube}ClPuVe_c5kw{/youtube}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ABUSI IN DIVISAI CAN'T BREATHEminneapolisrazzismorivoltaUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza

Per ora non ha aderito ELA, il maggiore sindacato basco, che però potrebbe farlo nei prossimi giorni insieme ad altre sigle di settore o indipendenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nebbia di guerra

I propositi manifestati da Netanyahu durante il suo discorso all’Onu fanno pensare ad un allargamento del conflitto piuttosto che ad una sua fine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Morta a Cuba Assata Shakur, rivoluzionaria afroamericana

Scompare un’altra figura eminente delle lotte degli afro-americani nel secolo scorso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: proteste e manifestazioni contro il governo. Due morti nelle ultime ore

Proseguono da ormai diversi giorni le proteste in Ecuador per le ultime misure neoliberiste del governo Noboa che con autoritarismo continua il suo programma politico sotto le direttive del Fondo Monetario Internazionale. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non è solo una partita: boicottaggio di Italia-Israele ad Udine

Il 14 ottobre si terrà ad Udine la partita Italia vs Israele valevole per le qualificazioni al prossimo mondiale di calcio maschile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I bulldozer di guerra israeliani: finire ciò che la Nakba ha iniziato

Le spedizioni di bulldozer sovvenzionate da Washington stanno consentendo a Tel Aviv di radere al suolo Gaza, rilanciando le tattiche utilizzate durante la Nakba per la Pulizia Etnica della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

American Primeval

Dell’omicidio di Charlie Kirk e del suo presunto esecutore Tyler Robinson si sta parlando ampiamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: approfondimento sulla situazione politica in Bangladesh a un anno dalla rivolta del luglio 2024. Intervista a Romane Cauqui

L’estate scorsa, nel luglio 2024, il Paese è stato attraversato da un’ondata di proteste e mobilitazioni di massa contro il governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]