Javier Milei ha affrontato il suo primo sciopero generale soltanto dopo sei settimane dall’essersi insediato alla presidenza con un piano di governo che punta ad una riduzione minima dello stato, stabilendo un nuovo primato, dopo aver superato il primato di tre mesi che ostentava Fernando de la Rúa.
Migliaia di persone dei municipi chiapanechi di Chicomuselo, Socoltenango e La Concordia sono state obbligate a sfollare dalle proprie comunità per la violenza provocata da gruppi del crimine organizzato e dalle forze armate, dopo lo scontro tra cartelli del passato 15 gennaio e l’irruzione dell’esercito e della Guardia Nazionale.
In Italia ieri, sabato 27 gennaio 2024, diverse manifestazioni per il popolo palestinese, come accade costantemente ormai dall’ottobre 2023. In mezzo ci sono le Questure che hanno disposto, con prescrizioni, il divieto dei cortei.
Gli attivisti di Palestine Action sono sotto processo per aver fatto irruzione in una fabbrica della Elbit che spedisce tecnologie belliche a Israele. Ma al centro di questo caso c’è la storia e la tragedia delle operazioni israeliane a Gaza, e il ruolo svolto dalla struttura di Bristol nella morte e nella distruzione.
Joe Biden si affida a consiglieri che vedono il mondo attraverso la lente della missione civilizzatrice dell’Occidente nei confronti delle “razze inferiori” della terra per formulare le sue politiche nei confronti di Israele e del Medio Oriente.
Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali.
L’esercito israeliano ha ucciso 94 docenti universitari, insieme a centinaia di insegnanti e migliaia di studenti, come parte della sua Guerra Genocida contro i palestinesi nella Striscia di Gaza
La giornalista Paola Caridi, studiosa di Hamas e profonda conoscitrice della questione palestinese, il 16 gennaio ha tenuto una affollata conferenza a Bergamo presso la Fondazione Serughetti La Porta.
Da quando Noboa ha dichiarato che il paese vive un “conflitto interno” sono più di 1.500 i detenuti.
Nel campo profughi laboratorio della sinistra palestinese si vive l’angoscia per le bombe che piovono su Gaza e la preoccupazione per le incursioni dell’esercito israeliano