InfoAut
Immagine di copertina per il post

16 aprile – Marcia popolare No Tav: lottiamo contro le devastazioni e le guerre per il nostro futuro

||||

In oltre trent’anni di lotta No Tav abbiamo osservato il mondo trasformarsi, ricevendo molte conferme delle ragioni della nostra lotta, e molte altre se ne sono aggiunte lungo il cammino. Oggi ci troviamo di fronte ad un punto critico della storia:  crisi ecologica, pandemia, crisi economica e sociale di proporzioni solo ipotizzabili e il timore di una guerra totale. Una combinazione in grado di sconvolgere l’umanità per come la conosciamo.

Non possiamo tacere di fronte alla violenza drammatica che il modello di sviluppo in cui viviamo sta imponendo all’intero pianeta.

Lottiamo contro le devastazioni e le guerre per il nostro futuro

Ci troviamo di fronte ad un’economia di guerra, ma anche ad una guerra che ha dei presupposti economici: l’estrazione di risorse, il controllo dei mercati, la finanza, la globalizzazione. La vita di migliaia di persone è considerata come una merce sacrificabile per tutelare gli interessi di pochi.

I corridoi logistici, come quello che dovrebbe collegare Torino a Lione,  vengono venduti come opere strategiche non solo per speculare e fare cassa, ma anche per trasportare armamenti.

In un’economia di guerra si possono sacrificare servizi essenziali e costringere le famiglie a fare enormi sacrifici, ma non si può rimettere in discussione un’opera inutile ed ecocida come il Tav, infatti per le aziende che lavorano alla Torino – Lione è già stato previsto un adeguamento dei prezzi, con il conseguente ed ennesimo esborso di fondi pubblici in questa costosa opera: quanti soldi che potrebbero essere destinati a scuola, sanità, servizi, sostenibilità e reddito dobbiamo ancora sprecare?

Lottiamo insieme alla natura  per un pianeta equo e solidale

Mentre i prezzi alle colonnine crescono a fronte della speculazione finanziaria, più che per una reale scarsità, si intravede tutta la miopia dei nostri governanti che per decenni hanno perseguito le politiche delle lobbies del fossile, invece di intavolare un serio progetto di transizione ecologica e di rilancio del trasporto pubblico locale.

In Valsusa da anni stiamo assistendo al progredire di cantieri altamente dannosi per l’ambiente, con conseguenze allarmanti anche per la salute dei cittadini. La deforestazione messa in atto dai promotori dell’opera ha raggiunto livelli preoccupanti: circa di 5000 piante abbattute. Un solo albero può soddisfare il fabbisogno di ossigeno di 10 persone e che è in grado di assorbire dai 20 ai 50 Kg di CO2 presenti nell’aria: in futuro in Valsusa, a causa dei lavori legati alla costruzione del tunnel di Chiomonte, potrebbero essere emesse nell’atmosfera ben 12 mln di tonnellate di CO2.

Siamo contro l’Alta Velocità e affermiamo “Viva la Lentezza”: per risparmiare ogni tipo di energia chiediamo che siano diminuite tutte le velocità dei nostri spostamenti, la Terra ringrazierà.

Lottiamo  di generazione in generazione

Mentre affrontavamo la pandemia, tentando di prenderci cura della nostra comunità chiedendo risorse per la salute di tutti/e, ci venivano inviate nuove truppe di occupazione per costruire un recinzione vuota a San Didero.

Centinaia di migliaia di euro sono state sprecate per tentare di costruire un teorema giudiziario che avrebbe dovuto dimostrare la presenza di un’associazione sovversiva all’interno del movimento No Tav. Arresti, militarizzazione, denunce, fogli di via. Abbiamo resistito per anni e resisteremo ancora fino alla fine, un mese, un giorno, un’ora più di loro.

16 Aprile Marcia Popolare No Tav, Bussoleno – San Didero, Partenza Piazza del Mercato, Ore 14.

Da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

marcia popolareno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Al via il campeggio No Pizzone II

Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori. Il programma definitivo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: diecimila in marcia in Valle di Susa. Azioni dirette contro i cantieri dell’alta velocità

Diecimila No Tav hanno marciato sabato 26 luglio 2025, in Valle di Susa, contro l’Alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

San Didero: nella notte a fuoco il presidio dopo la grande giornata di lotta No Tav

Le fiamme hanno distrutto completamente la struttura del presidio che da anni rappresenta un punto di riferimento della resistenza No Tav

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La marcia No Tav invade i cantieri

Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come sempre la realtà ha superato ogni aspettativa!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]