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A tutti gli Studenti NoMuos

Pubblichiamo un documento di bilancio e le conseguenti riflessioni fatte da Studenti NoMuos all’indomani del corteo nazionale di Palermo

Proponiamo qui alcune riflessioni fatte da studenti siciliani NoMuos e rivolte, appunto, a tutti gli studenti NoMuos. Sabato pomeriggio infatti lo spezzone costruito da StudentiNoMuos ha rappresentato qualcosa di nuovo e importante nel panorama isolano. Val quindi la pena approfondire la questione, fare valutazioni, ipotizzare traiettorie future.

Il percorso intrapreso ha dato innegabilmente i suoi frutti, e così in centinaia hanno risposto al nostro appello e aderito al percorso comune deciso di intrapendere qualche settimana fa. Il bilancio dunque non può che essere positivo. La partecipazione è stata significativa: studenti messinesi, catanesi; da Ragusa e Siracusa; studenti da Niscemi e da Caltanisetta; e, ovviamente, studenti da Palermo. Una trasversale adesione quindi che non può cadere nel dimenticatoio delle cose effimere, usa e getta. Due sono le ragioni che ci fanno dire queste cose. La prima sembra scontata: la lotta del Movimento NoMuos continua anche dopo la manifestazione del #28s e deve vederci tutti impegnati a percorrere un difficile ma produttivo sentiero. Nel definire questo nostro “produttivo” troviamo la seconda motivazione: la lotta NoMuos sta rappresentando un impressionante bacino di soggettivazione politica, foriera incredibile di volontà resistenti e comportamenti ribelli. Sfida per tutti noi sarà quella di tradurre queste spinte in un linguaggio generalizzante che si posizioni su un piano più complessivo. Per intenderci meglio, dovremo accellerare prese di coscienza collettive rispetto al fatto che alla lotta NoMuos serve, oggi più che mai, il dispiegarsi del conflitto sociale contro questa classe politica e questo governo in crisi. Dobbiamo mettere in discussioni gli equilibri politico-decisionali che sottendono alle scelte di morte contro cui ci opponiamo. E gli anni recenti ci dimostrano come, in questo senso, l’apporto degli studenti è più che fondamentale: imprenscindibile.
Diciamo questo perchè convinti – e certi di non poter essere smentiti – che la generalizzazione della lotta NoMuos (e delle tante vite NoMuos che in questi mesi si danno nella nostra terra) sia possibile semplicemente perchè i nemici del Movimento sono anche i nemici degli studenti medi e universitari. Chi oggi vuole il Muos risponde alle stesse logiche e agli stessi comandi di chi da anni distrugge scuola e università nel nome del profitto finanziario e privato.
È nell’attuale situazione sociale unire le lotte, creare convergenze e contaminazioni, rappresenta l’unica possibilità di riscatto per la nostra terra e, in generale, per chi è vittima delle scellerate e diseguali politiche dei governanti.
Queste nostre righe sono un invito: una traccia che qualsiasi giovane NoMuos può o meno prendere in considerazione. Secondo noi è però ora di cambiare passo; serve accellerare il ritmo delle nostre proteste, serve battere un tempo incalzante i cui colpi siano efficaci nel cambiare musica e rimettere i nostri diritti al centro delle agende politiche.
Da studenti e studentesse incazzat* , ma anche da convinti NoMuos, saremo in piazza il prossimo 4 ottobre (come nel resto d’Italia d’altronde) per la prima manifestazione studentesca dell’anno. E non lesineremo energie in tutta la settimana di mobilitazione nazionale del 12 – 18 ottobre – con particolare attenzione alla data transnazionale del 15 ottobre. E saremo pronti e determinati il 19 quando andremo a Roma con la voglia e la rabbia di chi vuole assediare i palazzi del potere.
Delegittimare, mettere pressione e paura, cacciare chi oggi decide sulle nostre vite è l’unica via per riprenderci i diritti, ripensare scuola e università e….bloccare il Muos!
 

Studenti NoMuos”

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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