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Andria una strage di pendolari

In Italia i km di linea ferroviaria sono circa 22000 di cui oltre 15000 sono a binario unico e la causa di questa strage è lo scontro su di un binario unico. Lo stato investirà, parola di Renzi-Del Rio tra il 2014 e il 2020 1,8 mld di euro al sud per le linee prioritarie (linee ad alta velocità o già a doppio binario). Le altre linee, come ad Andria sono abbandonate alle regioni, la Puglia investirà 0.25 mld nello stesso periodo sulle linee pendolari.  Si parla in questi giorni di aziende private che gestivano la tratta, non è vero.Queste aziende sono il frutto della privatizzazione delle ferrovie statali e vengono mantenute con i soldi dei contribuenti, in particolare con fondi regionali. Va da sè ciò che segue.

Il tragico scontro di martedì 12 luglio tra due treni, costato la vita a decine di persone, avvenuto presso Andria in un tratto ancora a binario unico sulla linea pendolari Bari – Barletta, gestita dalla società Ferrotramviaria s.p.a., non può non far pensare al fatto che da decenni in Italia tutti i governi che si sono succeduti, compreso il governo Renzi, hanno speso e spendono miliardi per le linee ad alta velocità, costose e poco utilizzate ma assai redditizie per la lobby dei grandi costruttori, mentre hanno tagliato e tagliano fondi e personale su quelle dei treni regionali e interregionali, di cui usufruiscono centinaia di migliaia di lavoratori, studenti, famiglie che vedono questi servizi diminuire e peggiorare.

Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie colpite dalla strage, e rilanciamo la lotta per fermare l’Alta Velocità (Torino – Lione, Terzo Valico etc.), destinando i fondi risparmiati al miglioramento del trasporto pubblico locale, affinchè tragedie come questa non abbiano più a ripetersi.

Movimento NOTAV
13 luglio 2016

 

da notav.info

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