InfoAut
Immagine di copertina per il post

Appello alla mobilitazione per la stagione 7 dei Soulèvement de la Terre.

Per consultare l’appello completo è possibile leggerlo in italiano direttamente sul sito dei Soulèvement de la Terre. Di seguito le prossime date da segnare in calendario..

19-20 LUGLIO: MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE STOP MÉGA-BASSINES – Villaggio dell’acqua dal 15 al 21 luglio

Luogo: Marais poitevin & dintorni

Alla fine di luglio prossimo, mentre gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sulla parata fluviale dei Giochi Olimpici a Parigi, confluiamo nuovamente nel Poitou per vincere la prova più essenziale: trovare gesti comuni per proteggere finalmente l’acqua in questo paese e ovunque.

Nonostante le decisioni dei tribunali sull’inadeguatezza dei mega bacini ai cambiamenti climatici, nonostante la rabbia cresca sempre più nel vedersi sottratta l’acqua, nonostante l’opposizione cresca, i bacini sbancati e le reti che continuano a cadere, tentano di farsi strada con la forza. Due nuovi cantieri di mega bacini sono stati avviati quest’autunno nel Deux-Sèvres, altri sono annunciati nei dipartimenti limitrofi. Poiché il governo continua a rifiutarne la sospensione, spetta a noi metterla in pratica. Per questo dovremo convergere molto più numerosi e numerose rispetto a Sainte-Soline, reinventando i nostri cortei e le nostre modalità di protezione, espandendoci attraverso il territorio e incidendo sul sistema dei bacini. Le giornate di manifestazione saranno precedute da un campeggio di diversi giorni con incontri tra movimenti per l’acqua di tutto il mondo, workshop, formazioni e feste. È stato lanciato un appello per unirsi a questo “villaggio dell’acqua” con convogli di biciclette, auto, trattori, pedoni, provenienti da ogni angolo dell’Esagono e oltre.

DAL 2 ALL’8 SETTEMBRE 2024: DALLA “VENEZIA VERDE” ALLA LAGUNA DI VENEZIA – In viaggio per difendere l’acqua oltre i confini

Nel massiccio delle Dolomiti, a nord della laguna di Venezia, sono in programma infrastrutture di accaparramento dell’acqua per garantire la produzione di neve artificiale in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026. Il Climate Camp di Venezia, con il sostegno delle reti ecologiste italiane, chiama a una grande mobilitazione dal 6 all’8 settembre 2024 per disarmare questi progetti nocivi e difendere la laguna.

In seguito alle mobilitazioni internazionali contro i bacini nel Poitou, una delegazione composta da rappresentanti di Bassines Non Merci e Soulèvements de la terre partirà il 2 settembre dalla “Venezia verde” del Marais poitevin per unirsi alla mobilitazione in Veneto, con la volontà di manifestare una solidarietà reciproca tra le lotte per la difesa e la condivisione dell’acqua.

Questa delegazione potrà essere raggiunta all’inizio o lungo il percorso durante serate-tappe, in particolare il 3 settembre nelle Alpi francesi dove l’opposizione ai Giochi Olimpici invernali del 2030 sta crescendo, così come il 4 e il 5 settembre in Val Susa ospite del movimento NO TAV.

Preparatevi a prendere parte a questa grande traversata veneziana per l’acqua. Duri i banchi! (espressione veneziana che significa “Tenetevi forte!”)

PROSPETTIVE FUTURE: LOTTE CHE VANNO E CHE VENGONO 

Mentre completiamo il calendario di questa primavera/estate 2024, ci sembra importante menzionare lotte amiche con cui ci siamo già ritrovati/e, che stanno costruendo momenti salienti al di là della stagione 7.

Come nel caso di Saint-Colomban, nel Sud-Loira, dove la recente vittoria su Lafarge, che ha rinunciato all’espansione di una delle due cave del bocage, richiederà presto una nuova mobilitazione per costringere GSM, l’altro cementificio della zona, a fare altrettanto sulla seconda.

Parallelamente, rimarremo connessi alla resistenza contro lo sviluppo di grandi progetti ferroviari inutili, come il Lione-Torino (il cantiere TAV) che ha già dato luogo a una mobilitazione lo scorso giugno, ma anche il Grand Progetto Ferroviario del Sud-Ovest (GPSO) che prevede di collegare Bordeaux, Tolosa e Dax tramite alta velocità con impatti distruttivi su diversi territori, inclusa la bellissima valle del Ciron…

Di seguito il comunicato verso la mobilitazione di luglio del Villaggio dell’Acqua

Preparatevi a tornare in massa nella Venezia verde del Marais Poitevin, in via di estinzione, nelle distese agricole del Poitou, a conoscere le sue numerose caratteristiche e attraversare le sue terre ancora fertili. Preparatevi a scendere come un torrente, in squadre, per fiumi e per bacini idrografici. Perché alla fine di luglio, quando gli occhi del mondo saranno puntati sull’inizio dei Giochi Olimpici a Parigi, dovremo unire le forze per vincere la più essenziale delle prove: trovare delle modalità comuni per garantire che l’acqua sia finalmente protetta in questo paese e ovunque.

Nonostante le sentenze dei tribunali sull’inadeguatezza dei bacini ai cambiamenti climatici, nonostante la rabbia che cresce mentre si preleva sempre più acqua per mantenere un modello agroindustriale devastante, nonostante le mobilitazioni piene di speranza che si sono decuplicate in 3 anni, nonostante il fronte comune davanti alla repressione, nonostante i bacini neutralizzati e le reti che continuano a cadere, essi rimangono ostinati (*). In un contesto di conflitti d’interesse, quest’autunno è stato avviato un nuovo progetto di un mega-bacino a Priaires, mentre altri sono previsti nel Deux-Sèvres e in ulteriori zone del Paese. Finora il governo si è rifiutato di accettare una moratoria o di rimettere sul tavolo la questione della condivisione dell’acqua. Per il momento, continua ad assecondare gli interessi privati piuttosto che difendere il bene comune. Sta finanziando la sterilizzazione dei terreni piuttosto che lo sviluppo di un’agro-ecologia ovvero l’unico modo per affrontare la crisi climatica. In un momento in cui, anche all’interno delle istituzioni responsabili dell’acqua, si dice sempre più apertamente che la mobilitazione sta per seppellire molti dei bacini inizialmente previsti, dobbiamo ancora trovare insieme il punto di svolta.

Perché se anche una parte consistente degli irrigatori comincia a dubitare della fattibilità del modello dei bacini, sono i prefetti a ricorrere contro le sentenze dei tribunali e a forzare il passo in un egoistico irrigidimento del potere di fronte alla resistenza popolare. Poiché le autorità sono ancora sorde, dovremo attuare noi stessi la moratoria e convergere ancora una volta. Perché se li fermiamo qui, li fermeremo anche altrove. E se i bacini non prolungheranno l’impasse agroindustriale, dovremo muoverci insieme verso forme di coltivazione che proteggano la terra e i corsi d’acqua invece di soffocarli. 

Perciò quest’estate ci riuniremo ancora più numerosi, con la nostra pluralità  di presenze di agricoltori, naturalisti e abitanti delle campagne e delle città di tutte le età, reinventando i nostri modi di marciare e di proteggerci, e attraversando ingegnosamente le campagne per porre fine ai progetti dei bacini.

no Bassaran! 

9 mesi per prepararsi / villaggio alla difesa dell’acqua dal 14 al 19 luglio! 

La data viene annunciata oggi, con 8 mesi di anticipo, per consentire una mobilitazione e una formazione continua da qui ad allora, affinché tutti coloro che ricevono questo appello possano sfruttare al meglio questa estate. Il weekend di mobilitazione del 20 e 21 luglio sarà preceduto da una settimana di villaggio (dalla sera del 14 luglio a venerdì 19 luglio) per incontrarsi, mostrare solidarietà, prepararsi, iniziare ad agire e costruire il futuro delle nostre lotte. 

Sarà inoltre supportata da una serie di mobilitazioni contro i bacini tra l’autunno e l’estate, organizzate dai vari gruppi Bassines Non Merci e dai loro alleati, e da incontri pubblici in tutta la Francia e in Europa. Questa data sarà gemellata con altre mobilitazioni estive, in particolare in Italia, per preservare l’acqua di fronte ai progetti di bacini di neve imposti in nome delle Olimpiadi invernali del 2026.

Nel frattempo, non abbiamo dimenticato la repressione di Stato e vi chiediamo di continuare a sostenere attivamente i compagni feriti dalla polizia e/o perseguiti nell’ambito del movimento anti-bacini e non solo.

(*) Negli ultimi 3 anni, 4 bacini già riempiti sono stati giudicati definitivamente illegali. 15 progetti di bacini sono stati annullati dai tribunali dopo essere stati ritenuti inadatti al cambiamento climatico. Altri 14 bacini, alcuni dei quali erano stati costruiti e riempiti nonostante i ricorsi e le sentenze dei tribunali, sono stati resi inutilizzabili. Nel frattempo, è stato costruito e riempito un nuovo bacino. Altri 2 sono in costruzione. Altre decine sono in programma.

Per maggiori informazioni: https://bassinesnonmerci.fr / https://lessoulevementsdelaterre.org

Qui si può consultare il programma della settimana a difesa dell’acqua e contro i mega bacini idrici in Francia.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Territori provinciali al centro della bufera da impianti eolici: da Imperia alle montagne al confine tra Piemonte, Lombardia e Liguria ci si organizza per difendere la propria terra

Per la serie Esplorazioni di Confluenza un racconto degli incontri avvenuti con il Comitato di InterVento Popolare e il Comitato delle Quattro Province

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: 88 anni richiesti perché lottare é reato

“Non è interesse della procura criminalizzare il dissenso”: si apre con questo paradosso prontamente ripreso dai giornali l’udienza di oggi sul processo per associazione a delinquere ai danni di compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento Notav e dello spazio popolare Neruda. Di seguito alcune considerazioni a caldo a cui seguiranno altri ragionamenti. […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Nuovi terreni da esplorare: dal consumo di suolo allo spreco di risorse idriche verso un’agricoltura 4.0

In un clima in cui le istituzioni sono sempre meno propense ad ascoltare i bisogni e le necessità delle persone, di chi vive e lavora nei territori, compresi i coltivatori e i tecnici agrari, scambiarsi esperienze e prospettive è sempre di più uno strumento per crescere.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Non accettiamo ricatti tra ospedale e aree verdi: No all’ospedale alla Pellerina

Non accettiamo ricatti tra ospedale e aree verdi: No all’ospedale alla PellerinaDopo l’articolo sulla camminata informativa Pellerina-Thyssen ripreso da Un altro piano per Torino, continuiamo a seguire la vicenda legata al parco della Pellerina sul quale incombe un progetto di cementificazione riguardante il 10% della sua superficie, relativo alla costruzione del nuovo ospedale nord-ovest di Torino. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Bertolla Vendesi – Una camminata nel declino inarrestabile dell’ultimo borgo rurale di Torino

Continuiamo la raccolta dei contributi redatti da Un altro piano per Torino, di cui avevamo già pubblicato un articolo sulla camminata dal parco della Pellerina all’ex area Thyssen. Diffondiamo questi contenuti perché uno degli elementi fondamentali per costruire una solida lotta a difesa dei territori significa conoscerli!

Immagine di copertina per il post
Confluenza

C’è un albero in più in corso Belgio… 

Giovedì 12 dicembre, dalle 20.30 assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza, alla SOMS, in via Porri 7. Anche se Assessori e Sindaco non rispondono alla petizione, il Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio continua la lotta per una gestione corretta del patrimonio arboreo (e non solo).

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Incontro con i No Ponte, il Movimento No Tav e Confluenza

Domenica 1 dicembre alle ore 15 si terrà un incontro al salone polivalente di San Didero per aggiornamenti sulle rispettive lotte sui territori e per confrontarsi sulla necessità di fare rete. Riprendiamo quindi l’indizione di questo momento pubblicata sul portale di informazione del Movimento No Tav notav.info

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il Collettivo Faggio incontra le lotte territoriali

Invitiamo a un importante appuntamento organizzato insieme al Collettivo Faggio che si organizza all’interno dell’Università di Agraria e Veterinaria a Torino.