Bellona (Ce): “Mai più Ilside”, occupato il comune
Questa mattina a Bellona (Ce) il Comitato Mai Piu’ Ilside e attivisti delle lotte a difesa del territorio, hanno occupato la casa comunale del piccolo centro casertano, dove a luglio, durante la lunga estate dei roghi e dei veleni, sono andati in fiamme i capannoni di Ilside, azienda specializzata nel trattamento di rifiuti speciali, tra cui anche plastiche e rifiuti ospedalieri.
Gli occupanti, oltre a raggiungere la stanza del sindaco, sono riusciti a salire sul tetto della struttura, dove hanno resistito per piu’ di tre ore, fino a che non e’ stato prodotto un documento ufficiale che indica Ilside come responsabile della messa in sicurezza. Da luglio infatti, non e’ stata ancora effettuata la messa in sicurezza e, soprattutto nei giorni di pioggia, dai cumuli di terra che e’ stata utilizzata per spegnere il rogo, si alzano fumarole tossiche. Da mesi la comunita’ bellonese e’ in balia di un gioco di rimpalli istituzionali tra comune, regione e procura, su chi debba nell’immediato provvedere ai lavori di messa in sicurezza, propedeutici alla bonifica.
Solo la settimana scorsa, il comitato aveva occupato l’ufficio del dirigente regionale per l’ambiente e il territorio a Caserta e ancora una volta c’era stato un rimpallo di competenze, il solito scaricabarile che la comunita’ deve subire da piu’ di tre mesi.
Questa mattina la determinazione popolare ha resistito alla pioggia e soprattutto ai tentativi delle forze dell’ordine di far smobilitare l’occupazione, fino a che non e’ stato imposto al sindaco di produrre il documento in questione.
La messa in sicurezza spetta ad Ilside e la stessa deve cominciare entro il 1 dicembre, data per la quale i movimenti hanno annunciato la loro presenza all’esterno del sito. Tre mesi di lotte e di mobilitazioni con cortei, blocchi stradali, occupazioni contro il disinteresse totale di politici e istituzioni sia per lo spegnimento del rogo, sia appunto per la messa in sicurezza e per la bonifica. Nei prossimi giorni quindi si attende che Ilside riapra finalmente i cancelli per cominciare i lavori di messa in sicurezza, giorni per cui sono previste assemblee e nuove iniziative di lotta, per dare la spallata finale per la bonifica di uno dei siti, oggetto dei roghi di questa estate, tra i piu’ pericolosi della Campania intera, data anche la vicinanza al fiume Volturno, le cui acque straripando per le piogge di questi giorni, possono raggiungere i cumuli di terra tossica che sono presenti all’interno dell’area Ilside e riversare nel fiume le decine di elementi tossici e inquinanti frutto del rogo.
Una lotta, quella del Comitato Mai Piu Ilside, che da luglio, con caparbieta’, sta facendo crollare il muro di connivenze e silenzi che vede coinvolte istituzioni e proprieta’ dell’azienda.
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