Bloccato il cantiere LIDL a Roma Est
Le intimidazioni di digos e polizia non hanno però fermato la battaglia del comitato che con numerose iniziative di piazza e con diverse irruzioni negli uffici comunali ha oggi ottenuto il riconoscimento delle irregolaritá celate dietro l’ennesime speculazione edilizia. Ancora una volta solo la partecipazione dal basso e la caparbietá degli abitanti ha permesso di rimediare all’atteggiamento di e complicitá che il Pd e gli uffici comunali hanno da sempre con i loro amici costruttori. Ancora una volta un’area verde di questa cittá è stata salvata all’ultimo dalle grinfie di chi devasta e distrugge le nostre cittá e le nostre vite.
CS271015 – LIDL ACQUA BULLICANTE: SVELATI GLI INGANNI DEL SUAP, GLI ACCERTAMENTI PER IL NULLA OSTA NON SONO MAI STATI FATTI – LA PROCEDURA È ILLEGALE Questa mattina, nella Commissione che doveva essere congiunta, ma in cui l’Urbanistica non si è presentata, abbiamo assistito allo sgretolarsi di tutti gli inganni e le nefandezze messe in atto dal SUAP -Sportello Unico della Attività Produttive del Comune di Roma per rilasciare in maniera illegale una concessione edilizia per la costruzione di un supermercato, su un’area vincolata, alla multinazioneale LIDL Italia e all’Immobiliare Bullicante s.r.l. L’atto che avrebbe dovuto certificare le dismissioni degli edifici preesistenti, necessario secondo il parere della Regione Lazio nell’ultima conferenza dei servizi per rilasciare il nulla osta infatti, non è stato mai prodotto. Dopo avercelo negato per mesi, con la motivazione, anch’essa fuori da qualsiasi termine di legge, che l’immobiliare Bullicante aveva “diffidato” dal renderlo pubblico e dopo che la stessa Commissione del 16 ottobre lo aveva richiesto, con una rocambolesca farsa la Dirigente Dott.sa Sbriccoli, subentrata ad agosto alla Dott.sa Nicastro, ammette che il documento richiesto non c’è e che hanno avviato una istruttoria interna per capire su quali basi documentali sia stata data la concessione. Non solo nessun accertamento è stato mai posto in essere quindi, ma l’illecito è continuato coinvolgendo tutte le istituzioni, dalla Sovraintendenza, alla Regione, al Dipartimento all’Urbanistica. Uscite allo scoperto finalmente queste nefandezze abbiamo ottenuto che la Commissione chieda immediatamente al Sindaco e all’Assessore compertente la sospensione urgente dei lavori del cantiere, che gli uffici facciano chiarezza sull’intera vicenda e che venerdì 30 ottobre alle ore 8 venga fatto un sopralluogo al cantiere. Solo la nostra determinazione, ha potuto far chiarezza su una concessione illegittima, in cui tutte le istituzioni hanno proceduto favorendo costantemente una multinazionale e i palazzinari del quartiere di fronte al bene della collettività e al diritto alla salute di chi abita nel territorio. Venerdì 30 Ottobre alle ore 8 tutte e tutti davanti al cantiere per bloccare definitivimanete lo scempio dei nostri territori.
No Cemento a Roma Est
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