InfoAut
Immagine di copertina per il post

Clima: ondata di calore anomala per durata e intensità. “Non vale piu’ la storiella siamo a luglio fa caldo”. Intervista al climatologo Pierluigi Randi

Crisi climatica: oggi sono ben 16 le città da bollino rosso, Brescia compresa, con tassi di umidità e temperatura decisamente oltre le medie storiche. Sarà così fino a domenica, poi un ciclone, che si attiverà sulle Isole Britanniche, farà crollare le temperature a partire dal Nord Italia portando forti temporali e grandine con chicchi di grosse dimensioni. Per ora però niente tregua: oltre al caldo diurno si dovranno fare i conti con le notti tropicali, ovvero con valori che poco prima dell’alba non scenderanno sotto i 22-23°C su gran parte delle città.

Nuovi record di caldo si registrano in tutto il pianeta. In Francia 123 record di temperatura solo nelle ultime 24 ore: in 13 localita superati i 40 gradi con punta di 43.5 Puy St Martin e 44.2 a Siran. Caldo estremo anche in Portogallo con 45,6° a Pinhao. 5 complessivamente le localita’ dove si sono superati i 45° , 13 quelle dove si superati i 43°. Non va meglio in Sudamerica , dove in pieno inverno, si sono toccati i 41° in Brasile e i 40 in Argentina. 30° sul Machu Picchu a 2400 m di altezza.

Arrivano intanto conferme sul fatto che, in linea generale, tra domenica e lunedì in Italia il tempo meteorologico muterà radicalmente. Un’intensa saccatura di origine Nord-Atlantica spazzerà via il caldo subtropicale portando maltempo e aria decisamente più fresca. Rispetto ad i valori attuali le temperature caleranno di circa 10 °C. Il passaggio sarà accompagnato da temporali anche forti. Dapprima (26-27) su Alpi, Nord Ovest e a nord del Po, poi (28-29) su tutto il centro-nord e il basso tirrenico.

Le considerazioni di Pierluigi Randi presidente AMBRO Associazione Meteo Professionisti Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAondate di caldo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Bolivia in fiamme: dentro un ecocidio latinoamericano

Bolivia Burning: Inside a Latin American Ecocide è un documentario di 52 minuti di The Gecko Project che porta gli spettatori all’interno di una delle crisi ambientali più sottovalutate al mondo: la rapida distruzione delle foreste in Bolivia.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.