InfoAut
Immagine di copertina per il post

Colpevoli di resistere: maxi processo Notav e manifestazione a maggio

Ieri mattina nel corso del maxi processo ai notav in aula bunker è stato “parzialmente” letto il comunicato di solidarietà nei confronti del NoTav Zeno Rocca, pestato in questura dalla celere di Padova.

Il giudice Quinto Bosio non ha permesso la lettura completa del comunicato che poi è stato allegato agli atti del processo.


il Comunicato:

Considerato che in questo procedimento si sono costituiti come parti civili 3 ministeri, diversi sindacati di polizia e numerosi agenti della forza pubblica, denunciamo come grave intimidazione la vile aggressione, operata da un reparto della celere il giorno 10 marzo a Padova nei confronti di un imputato di questo processo, Zeno Rocca.
Mentre usciva dalla questura ed era fermo alla fermata dell’autobus, riconosciuto come esponente di un centro sociale nonché attivista NO TAV, è stato circondato minacciato e pestato sul posto. Arrestato poi senza motivo plausibile e condotto in questura è stato trattenuto in camera di sicurezza per oltre 6 ore, periodo in cui è stato del tutto privato di assistenza medica e legale.
Solo una volta rilasciato ha potuto ricorrere alle cure mediche dove i sanitari gli hanno riscontrato una distorsione cervicale e una costola fratturata con una prognosi di 20 giorni.
Ancora una volta è sotto gli occhi di tutti da quale parte stia la violenza gratuita.
Gli imputati di questo processo – stringendosi solidali intorno al proprio coimputato – dichiarano che non sono disposti a tollerare ancora provocazioni di questo tipo da parte degli stessi che –  grazie all’impunità che ha sempre seguito simili comportamenti da parte delle forze dell’ordine – sono rappresentati in quest’aula come parti lese.

Se colpite uno colpite tutti.


Intanto continuano le testimonianze dei testi della difesa, fra cui Ferrero di Prc e di Scibona dei M5S, in cui si ribadisce l’attacco delle forze dell’ordine nei confronti dei notav: “ “Un assedio medioevale” condotto con vere e proprie truppe che hanno gasato qualche centinaio di persone inermi sia in occasione del 27 giugno 2011 che nella manifestazione del 3 luglio”.

Cronaca dettagliata qui

 

Fra gli innumerevoli processi a carico dei notav, il 14 maggio inizierà il processo ai danni di Mattia, Niccolò, Claudio e Chiara arrestati con l’assurda accusa di terrorismo.

 

 

Colpevoli di resistere

Il 14 maggio. a Torino si aprirà il processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò accusati di terrorismo per il sabotaggio di un compressore.

Attraverso l’accusa di terrorismo contro alcuni NO TAV si vogliono colpire tutte le lotte.

Sabato 10 Maggio Ore 14 (ritrovo in Piazza Adriano)

Manifestazione popolare a Torino

PERCHÉ

Chi attacca alcuni di noi, attacca tutte e tutti

PERCHÉ

Le loro bugie, i loro manganelli, le loro inchieste non ci fermano

RESISTIAMO allo spreco delle risorse, alla  devastazione del territorio, alla rapina su i  salari, le  pensioni e la  sanità.

CHIARA, CLAUDIO ,NICCOLÒ , MATTIA LIBERI SUBITO.

Movimento Notav

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

notavprocesso

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav, I media e I voltagabbana

Nessun movimento di opposizione ha mai avuto in Italia la capacità di dare una continuità trentennale alle ragioni della propria lotta, e la recente e partecipata manifestazione dell’8 dicembre, ventennale dall’epico sgombero popolare nel 2005 del cantiere nella piana di Venaus, ne è la dimostrazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2025: in migliaia in marcia a vent’anni dalla ripresa di Venaus

Ieri la Val Susa è tornata a riempire le strade con la marcia popolare No Tav da Venaus a San Giuliano, una giornata intensa che segna l’8 dicembre del ventennale del 2005

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: migliaia in manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto

Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 29 novembre 2025 alla manifestazione contro il ponte sullo Stretto a Messina.  

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Anan Yaeesh deportato nel carcere di Melfi, mentre si allungano i tempi di un processo infame

Anan Yaeesh, partigiano palestinese sotto processo a L’Aquila su mandato del governo genocida di Israele, è stato trasferito il 23 settembre, dal carcere di Terni a quello di Melfi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Un processo profondamente ingiusto

È iniziata il aprile a L’Aquila la sessione in Corte d’Appello del processo all’attivista cisgiordano Anan Yaeesh, arrestato in Abruzzo con Alì Irar e Mansour Doghmosh (e ancor oggi detenuto) per fatti accaduti a Tulkarem.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]