Comunicato del Movimento No Tav sulle parole del Capitano dei Carabinieri di Susa.
da notav.info
Sabato scorso si è tenuta a Susa una manifestazione No Tav. Manifestazione espressamente organizzata contro SITAF e TELT, sostenitrici entrambe di una grande opera ormai ampiamente corrosa (già prima di nascere) da un cancro chiamato mafia.
I numeri non altissimi, ma comunque consistenti, dei partecipanti hanno scatenato euforia tra coloro che vedono nel TAV la panacea per tanti problemi (sic!). Questo, ovviamente, non ci tocca più di tanto. Siamo avvezzi da tempo all’ignoranza ottusa di certi personaggi da bar.
Quello che invece ci ha lasciato stupiti e sorpresi ma anche profondamente indignati, è stato vedere il Comandante dei Carabinieri di Susa, Cap. Mucciacciaro, prodursi in uno spettacolo poco edificante durante la sua partecipazione ad una funzione religiosa officiata il giorno seguente presso la Chiesa di Sant’Evasio, a Susa. In quell’ occasione il Cap. Mucciacciaro, dopo essersi dilungato tra ringraziamenti e citazioni letterarie, ha concluso il suo intervento facendo riferimento proprio alla manifestazione No Tav del giorno precedente. E in modo del tutto avulso dal contesto ha sostenuto, senza nascondere un’evidente personale soddisfazione, che il numero dei partecipanti alla marcia (da lui definiti antagonisti) era decisamente inferiore al numero dei presenti nella piccola Chiesa di Sant’Evasio.
Questo non corrisponde, ovviamente, al vero. Ma ciò che più colpisce nell’intervento del Capitano (uomo delle istituzioni e con esperienza nel campo della lotta alla camorra e alla mafia) è in primis la sua strumentalizzazione di un luogo che dovrebbe essere (almeno in teoria) di accoglienza e verità ma, soprattutto, la superficiale e menzognera classificazione di chi difende la vita e la Natura sostenendo, invece, chi è interessato solo al denaro ed è colluso con le organizzazioni mafiose. Per inciso, il Capitano nel suo intervento ringrazia anche una nota esponente politica condannata per peculato.
E ancora di più colpisce la falsa narrazione che dipinge chi protesta come se fosse un delinquente. Nella foga celebrativa al Capitano è probabilmente sfuggito che molti tra coloro che hanno partecipato alla manifestazione erano anche presenti alla funzione religiosa. Antagonisti in chiesa. Chi l’ avrebbe mai detto???
Il Movimento No Tav
In seguito è stata redatta anche una Lettera da parte del gruppo Cattolici per la Vita della Valle al Capitano Mucciacciaro.
La celebrazione eucaristica come luogo di pregiudizi non l’avevamo ancora vista! Spiace che il Capitano Mucciacciaro della Compagnia dei Carabinieri di Susa abbia “usato” domenica 16 giugno la chiesa di Sant’Evasio come momento per dare una lezione ai manifestanti – da lui definiti “antagonisti” – che il giorno
prima hanno sfilato contro le mafie e le collusioni politico-economiche delle grandi opere inutili. Da un uomo di una delle istituzioni in prima linea a combattere le infiltrazioni mafiose ci saremmo aspettati qualcosa di più, molto di più. A partire dallo stigmatizzare la condanna definitiva per peculato di un’onorevole presente in chiesa, che forse pensa più al suo interesse personale che al bene comune.
Probabilmente il Capitano pensa che deridere attraverso affermazioni false, mettere in contrapposizione chi è in chiesa e chi è fuori, possa dividere il Movimento NOTAV. Ma forse non sa che il Movimento è un gruppo eterogeneo di persone, con fedi e visioni diverse, ma unito nel tutelare, come ci ricorda costantemente il Papa, «l’ambiente come un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità», «eredità comune» da amministrare in maniera responsabile e non da distruggere: il racconto biblico della Creazione «insegna che ogni essere umano è creato per amore, fatto ad immagine e somiglianza di Dio», e che ogni creatura ha una sua funzione, nessuna è superflua.
Come credenti cattolici vorremmo rassicurare il Capitano: eravamo presenti alla manifestazione, come a tutte le altre che da 30 anni si organizzano in Valle e non solo, e siamo presenti alle celebrazioni eucaristiche che tutte le settimane nelle nostre chiese si celebrano: non siamo un corpo estraneo né da una parte né dall’altra.
Siamo persone che, alla luce della Parola di Dio e della Dottrina della Chiesa, prendono molto seriamente e concretamente la cura del Creato, ascoltano il grido della Terra e il grido dei poveri e cercano di mettere in pratica gli insegnamenti e gli appelli di Papa Francesco.
Un piccolo sommesso consiglio al capitano Federico Mucciacciaro: eviti per il futuro di farsi prendere dall’arte oratoria, perdendo di vista il luogo e il senso della sua presenza istituzionale che dovrebbe trasmettere fiducia e comprensione alle persone, alle comunità, e soprattutto ai territori che da sempre sono fattivamente partecipi a lavorare per un futuro di pace, di giustizia e di salvaguardia del Creato.
Il Gruppo Cattolici per la Vita della Valle – Anselmo Paolo, Bertolo Don Silvio, Bonaudo Rosanna, Cabigiosu
Maria Grazia, Cantore Enrica ed Eugenio, Giunti Donatella, Mignani Don Paolo, Perdoncin Roberto, Perino
Giorgio, Perotto Paolo e Tittonel Gabriella.
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