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Dall’ Aquila alla Val Susa… passando per l’Emilia!

Pubblichiamo questa nota della campagna ” DalBassoAllaBassa” in vista del corteo No Tav di Sabato 16 Novembre in Val Susa.

Nella Bassa modenese a un anno e mezzo dal sisma, la ricostruzione appare sempre più un miraggio, per questo risulta importante collegare tutte queste lotte che trovano la sintesi perfetta nel contrastare una governance che spende soldi pubblici per opere inutili invece di destinarli ad esempio alla ricostruzione.

Abbiamo letto con molto interesse la proposta dei comitati aquilani, appoggiata anche dal Sindaco Cialente, di destinare i soldi per la costruzione della linea TAV Torino-Lione (oltre venti 20 miliardi di Euro) alla ricostruzione dell’Aquila. Dovrebbe essere una decisione scontata quella di dare priorità alla ricostruzione di un territorio devastato dal sisma del 2009 e completamente abbandonato dallo Stato (non un euro è stato stanziato per il 2014) ed invece si preferisce finanziare una grande opera inutile, come tanti studi accademici dimostrano, che porterà una devastazione ambientale ma soprattutto riempirà le tasche dei soliti noti, come da italica abitudine.

Sebbene il livello di devastazione e l’impianto normativo siano diversi ci accorgiamo col passar del tempo come la situazione emiliana si stia avvicinando a quella aquilana; difatti la ricostruzione della bassa è ancora un miraggio, le norme complicano di fatto la concessione dei contributi (appena il 2% dei fondi stanziati sulla carta sono stati effettivamente erogati), quelli che dovevano essere container temporanei stanno diventando definitivi, contributi concessi che spesso non coincidono con i costi reali di riparazione e il territorio si sta spopolando a causa della mancanza di case e lavoro.

E allora la considerazione che ci viene da fare è che nonostante siano stati formalmente stanziati 6 miliardi attraverso la Cassa Depositi e Prestiti l’intento sia quello di spendere il meno possibile, risparmiare sembra l’unica linea guida che guida la (non) ricostruzione. Del resto giornali e TV ci bombardano quotidianamente con gli allarmi dell’Europa, con i vincoli di bilancio e la necessità dell’Austerity e sarebbe fantasioso pensare che queste parole d’ordine non valgano anche per l’Emilia, e difatti il commissario Errani sta applicando alla lettere questo modo d’agire nonostante lui e molti del suo partito a parole vorrebbero una politica diversa da parte della UE.

Ed allora ecco che la nostra battaglia si lega immediatamente a quella degli amici aquilani e valsusini in quanto non bisogna limitarsi a contestare questa o quella scelta specifica ma bensì contestare un modello di sviluppo che decide di abbandonare i cittadini con la scusa dei “non ci sono i soldi” per poi finanziare progetti di grande speculazione che riempiono le tasche delle mafie e delle solite “cricche”. Fino a quando non riusciremo a collegare queste battaglie probabilmente la ricostruzione rimarrà un miraggio, e questo l’abbiamo capito attraversando la piazza del 19 Ottobre scambiando opinioni con i vari comitati presenti, abbiamo capito che le nostre lotte hanno una unica controparte: le scelte sbagliate dei vari governi dell’austerity. Il 16 Novembre parteciperemo al corteo in valle non solo per ciò che abbiamo scritto ma anche perché riteniamo doveroso ringraziare i tanti valsusini che durante i mesi dell’emergenza hanno sostenuto attivamente noi terremotati portando una enorme quantità di generi di prima necessità alle tendopoli spontanee completamente abbandonate dalla protezione civile.

NO alla Tav, SI alla ricostruzione

Dal Basso alla Bassa

Pullman da Modena per il corteo del 16 Ottobre a Susa

Prezzo 25€ (20€ per studenti)

Per info: 3331275778 Davide

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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