InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dana finalmente lascia il carcere e va ai domiciliari

||||

Da ieri Dana è stata trasferita ai domiciliari con tutte le restrizioni legate al divieto di incontro. Di seguito alleghiamo il suo saluto su facebook dopo la scarcerazione e la lettera che le ha rivolto il movimento No Tav. In calce infine un articolo di Alberto Perino che risponde ad un articolo di La Stampa sulle esternazioni della magistratura.

Il saluto di Dana: Fuori dal carcere, purtroppo ai domiciliari e non nella mia amata valle, ma a Torino. Ho il divieto di accompagnarmi o frequentare chi appartiene al movimento No Tav e altre restrizioni che a breve capirò meglio…insomma, non si sono ancora pacificati! Io intanto, nel mentre che realizzo tutto questo, vi dico che sto bene e che il mio cuore è nell’ unico posto dove può stare, a fianco di chi da giorni lotta per difendere la valle! Siate saldi, io sono con voi ed il vento delle nostre montagne, anche se lontano da qui, non ha mai smesso di accarezzarmi il volto. Fino all’ ultimo respiro! Avanti No Tav!

Cara Dana, ora che sei finalmente tornata a casa…

Cara Dana,

ora che sei finalmente tornata a casa, anche se non nella tua amata Bussoleno in Valsusa, siamo certi che poco alla volta ti riapproprierai delle tue libertà.

Quando ieri è arrivata la notizia della tua scarcerazione, ci siamo tutti immediatamente agitati dalla contentezza e dalla voglia di riabbracciarti. Saremmo voluti venire di corsa tutte e tutti sotto al carcere!

Immaginavamo però che il provvedimento mantenesse comunque delle caratteristiche vendicative, nonostante l’ottima relazione dell’equipe trattamentale interna al carcere, che è il pilastro su cui dovrebbe fondarsi la valutazione dei magistrati, come hanno aggiunto anche i tuoi avvocati. Tant’è che purtroppo ti è stata concessa la detenzione domiciliare con tutte le restrizioni e non ti è permesso accompagnarti o ricevere visite da chi è parte del movimento No Tav o dell’Askatasuna.

Ci viene subito da pensare che sembra essere una colpa quella di condividere con i propri affetti la voglia di costruire un mondo libero dalle ingiustizie sociali e di lottare contro chi vuole devastare la terra e speculare sulla vita di tutte e tutti noi. Resta che però abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo nel saperti finalmente fuori da quelle orribili mura.

Cara Dana, chissà come sarà andata la tua prima notte in una casa, in un letto vero, senza sbarre, senza il rumore delle chiavi, delle serrature, dei manganelli sulle sbarre. La possibilità di recuperare un’intimità personale, di cura e riposo.

Immaginiamo che non sia stato semplice salutare le tante compagne di detenzione che in questi lunghi sette mesi sono diventate la tua famiglia in qualche modo, come pensiamo che lasciare lì Fabiola, con cui hai condiviso tre mesi di detenzione e lo sciopero della fame, sia stato ugualmente difficile.

Ma ora è il tempo della riconquista della libertà. La strada sappiamo essere ancora un po’ in salita, ma ci rallegriamo nel saperti fuori dal carcere.

È stata tantissima la solidarietà che nel tempo si è costruita in tuo sostegno. Da realtà come Amnesty International e Greenpeace, alle incredibili Mamme in Piazza per la Libertà di Dissenso, che dall’8 ottobre ogni giovedì si sono ritrovate sotto il carcere; la lunga lista di realtà in lotta che in tanti anni hanno avuto la possibilità di incontrarti e condividere un pezzo di strada insieme a te; il lunghissimo elenco tra giuristi, intellettuali, persone della cultura e dello spettacolo tra cui Elio Germano, Zerocalcare, Giovanna Marini e altri circa 800 firmatari dell’appello che chiedeva a gran voce la tua liberazione.

E poi ovviamente le Fomne Contra ‘l Tav e tutto il movimento No Tav che no ha smesso per un solo secondo di sentirti vicina.

Un grazie speciale vogliamo mandarlo ai tuoi avvocati per quanto hanno fatto in questi lunghi mesi, combattendo contro un’ingiustizia amplificata da un sistema carcerario basato solo sulla repressione.

A loro va un sentito ringraziamento perché in questi sette lunghi mesi, sono venuti a trovarti ogni settimana, con l’emergenza sanitaria in corso, anche più volte. Con lo stesso affetto che faceva battere i nostri cuori qui fuori.

Insomma, la solidarietà è un’arma potente e meravigliosa, che ci ha permesso di tenere duro tutto questo tempo che, a volte, è davvero sembrato infinito anche per noi qui fuori.

Ma adesso è arrivato il momento di riconquistare la libertà per te, ma anche per Fabiola che purtroppo si trova ancora in carcere e anche per Stella e Mattia, anche loro ancora ai domiciliari.

Vogliamo che il lungo elenco dei/delle No Tav ancora afflitti da restrizioni della propria libertà tornino liberi al più presto e faremo tutto il necessario perché ognuno possa ritornare a percorrere i sentieri della Valsusa, quegli stessi sentieri che ci hanno fatto incontrare e creare relazioni indistruttibili e intoccabili anche dai più duri dei provvedimenti punitivi.

“Si parte e si torna insieme”, sempre! È la promessa che rinnoviamo anche questa volta!

Che il vento della Valsusa possa tornare presto a soffiare sul tuo viso di donna libera e su quello di tutte e tutti i No Tav ancora ristretti!

Forza Dana e Avanti No Tav!

 

 

La legge è uguale per tutti. Tranne per speculatori e polizia

WhatsApp Image 2021 04 16 at 11.15.01

 

Viviamo in un Paese che era definito, una volta, la culla del diritto e che LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI. Questa è la favola che raccontano per tenere buoni i cittadini-sudditi. Ma non è così.
I giudici dicono a Dana e a tutti i NO TAV: Lottate, ma nel rispetto della legge.

Signori Giudici, ma occupare manu militari e recintare terreni che non sono ancora stati espropriati ai legittimi proprietari è rispettare la legge?
Quale legge consente questo sopruso?

Signori Giudici, in base a quale legge lo stato impegna migliaia di sbirri per permettere ad una azienda privata di occupare dei terreni privati non espropriati e di recintarli manu militari ed impedisce al legittimo proprietario di accedere quando e come gli pare ai SUOI terreni?

Signori Giudici, se i gas lacrimogeni al CS vietati per l’utilizzo in guerra dalle convenzioni internazionali perché gravemente tossici per la salute in quanto cancerogeni, teratogeni e mutageni, come possono essere utilizzati contro le popolazioni inermi del proprio Paese?

Signori Giudici sulle pareti dei vostri tribunali campeggia la scritta LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI, come mai non la fate rispettare anche a TELT in Clarea a Chiomonte e alla SITAF a San Didero?
Sapete, i cittadini hanno l’impressione che lo stato faccia le leggi per il gusto di permettere ai “GRANDI E POTENTI” (qui da noi STAF, TERNA, TELT) il gusto di violarle impunemente per ribadire che loro sono loro e i cittadini non sono un cazzo!

Signori Giudici, le leggi le devono solo rispettare i NO TAV e non i devastatori della nostra amata Valle? Vero?

Signori Giudici, mi sembra che siate molto attenti alle nostre pagliuzze e non voliate mai vedere le travi di SITAF e TELT.

Che pena, Signori Giudici…

 

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

DANA LIBERAno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.