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E’ colpa dei No Tav… fallita la Italcoge

“E’ colpa dei no tav se la ITALCOGE è fallita” queste le parole dell’avv. Torre a nome della famiglia Lazzaro proprietaria del fallimento della ditta. Da mesi il movimento denuncia l’inaffidabilità e i vari episodi a dir poco ambigui che hanno coinvolto questa società e il fatto che rapidamente si sia diffusa la notizia della sentenza non è dovuta ad altro che alla notevole attenzione che tutta la val di Susa e non solo hanno su questi ambigui personaggi. Vogliamo però ricordare che la ditta in questione non sta lavorando a Chiomonte ma sta costruendo sempre a Chiomonte un fortino che tutto sa meno che di cantiere. Chilometri di filo spinato circondano l’avamposto tav dove la polizia da due mesi si è barricata. Un villaggio di morte e distruzione. Nella storia dell’uomo il filo spinato ha un lugubre e nefasto significato, morte, divisione, violenza. Usato nella sanguinosa prima guerra mondiale a difesa delle trincee dove milioni di uomini si diedero la morte. Nella seconda è diventato il simbolo dei lager e del genocidio, usato per schiavizzare e poi bruciare migliaia di uomini. Oggi viene usato nei cie, nelle prigioni, a Guantanamo, tutto dove nel mondo l’uomo imprigiona l’uomo. In questo tramonto della libertà ben rappresentato dall’immagine ci piace pensare che sia anche un po’ causa nostra questo fallimento e allora con un sorriso ci auguriamo di veder fallire tutte quelle ditte che riempiono il mondo e i nostri territori di filo spinato. Ricordiamo a tutti quelli invocano al lavoro come massimo momento di realizzazione umana che anche il boia è un lavoro e ci sono lavori che aiutano a vivere e lavori che uccidono. Da sempre diciamo che il tav porterà solo morte e distruzione mentre il movimento no tav cerca la vita della valle di Susa. Di fronte a chi si chiude in spazi di morte apriamo spazi di libertà!

(ANSA) – TORINO, 2 AGO – La Italcoge di Susa (Torino), la principale azienda che sta eseguendo i lavori di recinzione per il futuro cantiere del tunnel geognostico della Torino-Lione, alla Maddalena di Chiomonte, e’ stata dichiarata fallita, oggi, dal Tribunale di Torino. La sentenza e’ stata emessa dal giudice delegato Bruno Conca. L’istanza era stata presentata da alcuni creditori. Michele Vigna e’ stato nominato curatore fallimentare. L’udienza di verifica dei crediti e’ stata fissata al 19 gennaio 2012.

Erano mesi che il movimento no tav denunciava la gravità di quanto stava accadendo con gli appalti per la tav a Chiomonte. La CMC di Ravenna detentrice dell’appalto per il tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte aveva subappaltato a trattativa privata un appalto da 1,6 milioni di euro a questa ditta per installare le recinzioni del fortino di Chiomonte. L’Italcoge di Susa però era già in ammoinistrazione controllata con i libri contabili depositati in tribunale e un mare di debiti con gli operai e con i fornitori. La scelta a questo punto pare chiaro non essere di natura economica bensì quella di privilegiare ditte corrotte e fallite per far eseguire i lavori, facendo leva sull’avidità dei titolari, sul facile denaro e usando gli operai come scusante o meglio ancora scudo. Questa è la storia dell’alta velocità in Italia, corruzzione, fallimenti, debiti. Questa storia va combattuta, ogni giorno è dovere del movimento no tav cercare di impedire il piazzamento dei cantieri.

Da notav.info

 

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