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Gela, la protesta non si ferma: quarto giorno di blocchi

In generale, quello che si nota ai blocchi e che crediamo sia importante sottolineare, è sicuramente la determinazione degli operai. Se infatti al momento questi non sono ancora riusciti ad articolare una rivendicazione tout court in grado di dissipare la contraddizione salute/lavoro quando si tratta di un ecomostro come Eni (che negli ultimi 60 anni ha devastato il territorio gelese e cancellato qualsiasi altro tipo di economia locale), e indispensabile a coinvolgere gran parte della cittadinanza, bisogna senz’altro dare merito alla resistenza e alla rabbia degli operai che stanno causando non pochi danni ai lavori e alla lavorazione di greggio nella raffineria.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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