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Il prezzo di una torta in faccia: NoTav baschi sotto processo

Le torte volevano in qualche modo simboleggiare il ruolo della classe politica che insieme a imprese costruttrici e banche si spartiscono la grande “torta” della costruzione del Tav. Per questo motivo quattro attivisti si trovano ora sotto processo con l’accusa di “attentato alle autorità” e per loro si richiede una pena dai 4 ai 9 anni di carcere. Nonostante l’azione fosse stata commessa nello Stato francese, a coordinare il processo è lo Stato spagnolo attraverso l’Audencia Nacional, significativo di una collaborazione giudiziale-poliziesca delle autorità francesi, che ha volutamente lasciato paralizzato l’iter giuridico inizialmente aperto a Toulouse, permettendo così il passaggio al Tribunale speciale di Madrid, noto per mettere in campo delle vere e proprie persecuzioni penali e di criminalizzazione del dissenso basco.

Chiaramente la pena richiesta per i quattro NoTav, vuole essere una vendetta politica del Governo navarro che pretende di dare un castigo esemplare, confermando lo stato d’eccezione vigente nei Paesi Baschi, un’eccesso di zelo giuridico a dir poco ridicolo. E mentre si appresta a dare il via all’ennesima farsa giuridica, la solidarietà nei confronti dei quattro attivisti si fa sentire con diverse azioni e presidi nei Paesi Baschi, sintomo di come l’opposizione al Tav non può essere una partita che si gioca sul piano giuridico come lo Stato spagnolo vorrebbe.

Il video dell’azione:

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