InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il sindacato di polizia salviniano SAP si costituisce parte civile contro i notav

||||

Come avevamo già segnalato, è ripartito da pochi giorni il cosiddetto maxiprocesso notav. Negli ultimi tempi, l’iter giudiziario del procedimento con cui lo Stato sta provando a vendicarsi delle gloriose giornate di resistenza a difesa della Libera repubblica della Maddalena  è stato alquanto travagliato.

Dopo un procedere spedito, il processo si è fermato in cassazione, dove i giudici hanno completamente smontato l’impianto accusatorio della procura di Torino, che si era spesa con tanta alacrità per assicurarsi che diverse decine di anni di carcere piombassero effettivamente sui notav sotto accusa. 

Ora il processone (bis) riparte, i giudici torinesi dovranno riformulare una seconda sentenza d’appello visto che la prima è “fortemente viziata da un ragionamento giuridico congetturale e presuntivo” (cit.)inoltre dovranno prendere in conto anche il comportamento vergognoso delle forze dell’ordine durante le manifestazioni in oggetto, quando gli agenti gridavano di “sparare in testa ai manifestanti” dai cavalcavia.

Come abbiamo già avuto modo di segnalare, ci sono forti dubbi che a Torino i magistrati vogliano effettivamente andare in fondo su cosa sia stata la giornata del 3 luglio 2011, quando in decine di migliaia, alla luce del sole, provarono a riconquistare il sito del cantiere del TAV occupato militarmente da centinaia di poliziotti. Nonostante in questi mesi sia venuto fuori che il procuratore che più, in questi anni, ha fatto una vera e propria crociata giudiziaria contro i valsusini sia oggi coinvolto in affari di mafia, la procura torinese sembra ormai irrimediabilmente formata alla strategia della tensione contro i notav. L’ennesima prova è il recente caso, assai ridicolo e imbarazzante, della chiusura del palagiustizia durante il corteo per Nicoletta, in cui il procuratore generale Saluzzo ha fantasticato di assalti all’arma bianca contro i suoi uffici durante la manifestazione per poi essere sbertucciato da una marcia pacifica quanto determinata che ha invaso le strade di Torino.

E che le cose siano già partite col piede sbagliato lo dimostra la decisione di confermare la partecipazione del Sindacato autonomo di polizia SAP come parte civile contro i notav anche a questo processone bis. Già all’epoca del primo processo, la decisione politica di accettare come parte civile suscettibile di risarcimento i sindacati di polizia era assai controversa. Alla luce di alcuni sviluppi recenti assume contorni ancora più inquietanti. In effetti, il fondatore e segretario aggiunto del SAP, Gianni Tonelli, non ha soltanto passato gli ultimi anni a diffamare la famiglia Cucchi  e tentare spericolate operazioni immobiliari in Romania, ma è anche stato eletto come senatore in quota Lega.

Nonostante ciò, il sindacato salviniano ha annunciato ieri in una nota che sarà “accanto ai colleghi” anche nel processone bis contro i notav. Ultima nota “di colore”, il SAP, in questo nuovo processo sarà assistito da un nuovo legale, l’avvocato Luigi Gigante. Quello vecchio, l’avv. Pierfranco Bertolino, recentemente deceduto, avrebbe venduto intercettazioni alla ndrangheta per 20’000 euro.

Nel frattempo, per chi volesse passare a dare la propria solidarietà ai notav sotto processo, sono state fissate le nuove udienze per il processo. Si comincia il 27 Febbraio e poi si continua tutti i giovedì di Marzo sempre dalle ore 9 alla maxi aula 1 del tribunale di Torino.

Da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavpoliziaSALVINI MINISTRO DELL'INTERNOsap

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.