InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il tesoro nascosto dei Mulini (che vogliono cancellare)

||||

I mulini di Clarea non sono solo le Termopili della nostra lotta, sono anche un sito storico di grande interesse culturale. Abbiamo già detto che erano sul confine tra Francia (Delfinato) ed Italia (stati sabaudi): un confine esemplare, largamente permeabile alle popolazioni locali che potevano avere diritti e possessi dall’ una e dall’altra parte, ed in cui c’erano le fortificazioni di Clarea: una parte della linea difensiva eretta dei Savoia, i cui resti sono sopravvissuti agli eserciti che dovevano invadere l’Italia, ma non all’autostrada del Frejus, che ha raso al suolo la torre che faceva da caposaldo.

Resta però una storia misconosciuta di grande interesse. Si tratta del mulino già documentato nel Milletrecento che nella forma attuale risale ad un periodo posteriore al milleseicento in cui si afferma la ruota motrice idraulica orizzontale, che poi sarà il cardine della “rivoluzione tecnica preindustriale” del Piemonte.
Nell’edificio superstite in Clarea, oggi è ben visibile il “baratrone”: il locale con volta a botte in cui erano ospitate le due “ eliche” che ricevevano la spinta motrice dall’acqua, che nei secoli, hanno solo perso qualche paletta, che giace nel fango.

 eliche motrici

Le due “eliche” motrici dei Mulini per produrre farina di segale

Il locale soprastante, fatto salvo un abbandono secolare che ha fatto staccare alcuni pezzi e lo ha riempito di foglie e di ragnatele, si presenta intatto. Sono conservati in sito le due macine di pietra ( due, proprio come erano documentate nel 1750) con la parte pesante fissa di sotto e la parte rotante sottile di sopra, messa in moto dalle ruote idrauliche sottostanti. Sono conservati, sia pure con qualche distacco, la cassa rotonda che chiudeva le macine e raccoglieva la farina, le tramogge di legno, le arche di legno in cui veniva conservata la farina prodotta ed i telaietti che tenevano distesa la tela che setacciava il prodotto.
Il contesto dell’edificio è spettacolare, con un inserimento rurale che riproduce in modo estremamente suggestivo la situazione di due-trecento anni fa.

Poco più a valle il canale, ora non più esistente, alimentava un frantoio per olio di noce, di cui la Val di Susa era la prima produttrice in Piemonte e di cui oggi questa è la sola testimonianza: restano la vasca in pietra e la pesante e larga ruota che vi girava dentro e produceva la poltiglia che poi, riscaldata, produceva l’olio, indispensabile per la cucina ma anche per l’illuminazione.

 pesta olio noci

La pesta per l’olio di noci. Recuperata ultimamente durate i lavori di pulizia

Nella sostanza, rinforzando l’edificio rinzaffando un poco tra pietra e pietra i pezzi di muro che han perso la malta di legamento, togliendo con cautela l’edera che appesantisce il tetto, si potrebbe fare un magnifico ecomuseo di un’area pre industriale medioevale.
Qualcosa di molto più concreto delle cosidette compensazioni vantate dal comune di Chiomonte che ha svenduto il suo territorio in cambio di progetti che per lo più non portano da nessuna parte e che pertanto lasceranno nulla.

 vista esterna

Questa è una vista esterna del mulino. Si notano in basso a sinistra i due archi da cui usciva l’acqua della balera dopo aver messo in rotazione le due “turbinette” nella prima foto

I No Tav qui potrebbero offrire un duraturo valore culturale di eccellenza tenendo conto di un altro fatto davvero unico in Italia e forse anche in Europa.
Un fascicolo di processo del 1757/58 intentato da una certa Maria Belletto ( non tanto curiosamente il nome della pesona che, 260 anni dopo, è stata espropriata da TELT) figlia del mugnaio di Clarea di allora, che si difende dalla invadenza dello zio che vuol prenderle l’eredità del padre, ci informa dei beni immobili e dell’inventario di ciò che era contenuto in quella casa. Veniamo così a sapere che il mugnaio di Clarea aveva in stock, tra gli altri prodotti dei terreni confinanti con il mulino, 150 kili di patate.

Da quando le patate arrivano in Europa, alla metà del Millecinquecento, sino alla fine del Millesettecento le citazioni che abbiamo sono circa sette, ma sono citazioni generiche, di presenze in un menù: qui in Clarea è la prima volta che si dice il luogo in cui sono state coltivate. Di qui il mio suggerimento, di reagire alla devastazione del cantiere ripristinando il mulino medioevale per renderlo visitabile e ripristinando un campo di 10 x 10 metri di patate antiche ( le piatli-ne) con cui opporci alle devastazioni del cantiere, oltre che con la nostra presenza fisica, anche con la nostra presenza culturale, riproponendo, a beneficio del movimento No Tav, le patate antiche nel luogo di coltivazione originario e con l’ingrediente originario: l’olio di noci, naturalmente!

di Mario Cavargna

Per approfondire ulteriormente la storia dei Mulini e ragionare collettivamente un progetto di conservazione di questo piccolo tesoro della Val Clarea ci vediamo domenica 18 alle ore 15 al Presidio Permanente dei Mulini con Mario Cavargna.

Da notav.info

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/gahvUMjitxg” frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavPRESIDIO DEI MULINI

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: diecimila in marcia in Valle di Susa. Azioni dirette contro i cantieri dell’alta velocità

Diecimila No Tav hanno marciato sabato 26 luglio 2025, in Valle di Susa, contro l’Alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La marcia No Tav invade i cantieri

Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come sempre la realtà ha superato ogni aspettativa!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

San Didero: nella notte a fuoco il presidio dopo la grande giornata di lotta No Tav

Le fiamme hanno distrutto completamente la struttura del presidio che da anni rappresenta un punto di riferimento della resistenza No Tav

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.