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Messico: San Bartolo Ameyalco manda via la polizia, difendendo la propria terra

Ieri nella comunità di San Bartolo Ameyalco gli abitanti hanno difeso in modo coraggioso la fonte d’acqua che scorre nei pressi del villaggio.

Più di un centinaio di residenti ha cacciato un dispiegamento surreale delle forze dell’ordine, le quali hanno letteralmente invaso la cittadina con più di 1500 agenti, diversi mezzi e un elicottero che sorvolava la zona. La pesante militarizzazione era dovuta al fatto che i lavoratori del Sistema idrico della città del Messico (Sacmex) hanno provato nuovamente a riprende i lavori per installare le tubature per il futuro impianto idrico che sfrutterà le acque della sorgente di Ameyalco. Come nel passato, non appena sono stati avvistati i macchinari e le truppe, la popolazione locale ha iniziato a suonare la campane per avvisare gli altri abitanti del pericolo e organizzare la resistenza. Così anche ieri un centinaio di residenti è sceso in strada con bastoni per contrastare le forze dell’ordine. Durante la giornata si sono verificati diversi attimi di tensione dove i due schieramenti si sono fronteggiati: i residenti hanno eretto delle barricate e hanno lanciato pietre per fermare l’avanzata della polizia, la quale a sua volta lanciava pietre contro gli abitanti. Molteplici foto documentano atteggiamenti molto aggressivi e violenti da parte degli agenti durante l’esecuzione dei fermi. Almeno 70 persone della comunità sono rimaste ferite, alcune sono state ricoverate anche in condizioni molto gravi. Il portavoce delle forze dell’ordine ha affermato che 50 agenti sono stati feriti, in particolare due sono in condizioni gravi, e diversi mezzi sono rimasti danneggiati nel corso delle operazioni di ieri.

San Bartolo Ameyalco è una cittadina fondata nel 1535 e la fonte ha fornito per secoli l’acqua necessaria alle comunità circostanti, difatti persino il nome deriva da “ameyalli” che significa “posto dove scorre l’acqua pulita”. Per anni i residenti hanno protetto la sorgente, soprattutto negli ultimi tempi da quando la Sacmex ha espresso la volontà di installare un impianto idraulico per sfruttare al meglio la sorgente. Fin da subito le comunità locali hanno creato una rete di resistenza contro l’ennesimo sfruttamento e sciacallaggio del loro territorio. Di fatto le autorità locali non si sono mai interessate delle pessime condizioni abitative, dei servizi pressoché inesistenti nella zona, ma quando si è trattato di appropriarsene delle risorse naturali locali, ecco che la Sacmex ha inviato i suoi dipendenti. Nel mese di febbraio ad Ameyalco si sono presentati decine di operai con macchinari pronti a iniziare gli scavi; insieme a loro si sono presentati centinaia di agenti. All’epoca donne, uomini, bambini, anziani e abitanti dei villaggi circostanti hanno difeso il proprio territorio e le loro riserve: la polizia ha risposto in maniera violenta, picchiando e arrestando cinque giovani. Anche ieri la polizia è stata costretta a indietreggiare davanti alla rabbia delle persone determinate a difendere la propria terra, costi quel che costi.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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