Se 
l’incertezza dello scenario nazionale, dove il caos  regna sovrano a destra come a sinistra, concede al Governatore della  Puglia di incrementare i propri consensi sfruttando abilità retoriche e  sventolando la bandiere delle “primarie subito”, senza per questo dover  chiarire le proprie posizioni programmatiche in virtù degli esistenti  rapporti di forza anche all’interno del centrosinistra, l’avvicinarsi  della tornata amministrativa, che coinvolgerà in primavera anche
 il comune di Torino, impone scelte che, certo, non passeranno inosservate.
Già la scorsa estate, quando ancora era fresca l’autocandidatura del  leader di SEL a primarie mai convocate, fece discutere, negli ambienti  della sinistra, l’apertura di Vendola a Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, di cui il Governatore pugliese elogiò “l’ottima amministrazione”.
“Ottima amministrazione” che, secondo la sinistra torinese, si è però  contraddistinta negli anni per un appoggio attivo al progetto TAV Torino – Lione, per la malagestione della realtà del Centro di Identificazione ed Espulsione presente sul territorio comunale e per le convinte aperture ai teoremi di Marchionne.
Non stupisce, dunque, che nei giorni scorsi siano volati gli stracci fra i vertici del PD cittadino e la Federazione della Sinistra (comunisti, ex sinistra DS e sinistra Cgil): all’annuncio dei  democratici di voler tener fuori la FdS dall’alleanza di centrosinistra,  ha risposto in prima persona Paolo Ferrero, membro del coordinamento  nazionale della Federazione, spiegando che la FdS sarebbe stata  disponibile a ricostruire il centrosinistra della città solo nel caso di  un’ipotetica (e già smentita) candidatura di Giorgio Airaudo, segretario nazionale FIOM, alle primarie di coalizione.
Stupisce ancora meno, dunque, che dal 
programma di coalizione,  che il PD ha voluto delineare prima di svolgere le primarie, al fine di  assicurarsi una linea politica chiara a prescindere dal candidato  sindaco scelto, emerga il 
sostegno ai progetti di Marchionne di “riorganizzazione” di Fiat e dei rapporti sindacali e una
 netta posizione sul fronte del “Sì Tav”, in merito alla contestata linea di Alta Velocità che dovrebbe attraversare la Val di Susa.
I cinque candidati alle primarie, Piero Fassino, Davide Gariglio, Silvio  Viale, Gianguido Passoni e Michele Curto, sottoscriveranno il testo  entro la settimana.
Come detto arriva già stasera, invece, con la convocazione del comitato federale del partito, il tempo delle scelte per Sinistra Ecologia e Libertà, emanazione partitica del consenso personale di Vendola.
All’ordine del giorno della riunione, infatti, è posta la necessità di  decidere – come ha spiegato il segretario provinciale Antonio Ferrentino  – “se e chi appoggiare” alle primarie.
Va da sé, in ogni caso, che il sostegno ad un candidato, o in ogni caso 
la partecipazione alle primarie e alla coalizione, non potrebbe che essere accompagnato dalla sottoscrizione di quel programma che
 fa di Marchionne e della TAV due elementi cardine del futuro della città.
Un bel problema dopo che, come ha fatto Vendola, si è stati fino  all’altro ieri ai cancelli di Mirafiori “con la Fiom senza se e senza  ma”.