No Tav, aggravate le misure cautelari per Forgi
Entrambi, con l’alleviamento delle misure dal carcere alla detenzione in casa, avevano il permesso di ricevere visite e comunicare con l’esterno, ma si sa che quando ci sono di mezzo i No Tav valgono regole diverse! Nei giorni scorsi, infatti, durante un controllo i carabinieri hanno identificato alcune persone che in quel momento si trovavano all’interno della casa, amici e compagni di lotta di Forgi recatisi lì per salutarlo e riabbracciarlo dopo la detenzione.
Tanto è bastato ai Pm titolari dell’inchiesta per richiedere al Gip (il quale ha prontamente accolto la richiesta) un inasprimento della misura cautelare cui Forgi è sottoposto, giustificandolo col fatto che il contatto tra Davide e persone legate al movimento No Tav rappresenti un rischio oggettivo (!) per la programmazione di attacchi contro il cantiere del Tav. Da ieri, quindi, niente più visite nè comunicazioni di alcun tipo.
A quanto pare la Magistratura, i cui incubi sono ormai da tempo affollati dall’ossessione dei No Tav, si ostina ad attaccarsi a qualsiasi elemento per costruire improbabili castelli giudiziari coi quali giustificare operazioni repressive ed inasprimenti di pena che sempre più hanno il sapore di inutili accanimenti contro chi ha fatto propria la scelta di prendere parte al movimento No Tav e la porta avanti con coerenza e determinazione.
Forgi Libero! No Tav liberi!
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