InfoAut
Immagine di copertina per il post

No Tav: Marta aveva capito male

Quella notte le forze dell’ordine accerchiarono i manifestanti e li caricarono picchiandoli selvaggiamente. Tutti i fermati riportarono lesioni che furono oggetto di esplicita denuncia in sede di convalida degli arresti, quando persino il GIP non potè che notare gli esiti delle lesioni cagionate sui loro corpi.

Marta, recentemente assolta dalle incolpazioni mossele, ha dovuto invece subire, come persona offesa, umilianti interrogatori e confronti con coloro che accusava, mentre la Procura per oltre un anno e mezzo ha ostacolato ogni indagine difensiva, si è rifiutata di sentire i testimoni indicati e di indagare i responsabili sino ad una settimana prima di richiedere l’archiviazione del procedimento.

L’archiviazione è stata richiesta attribuendo un’ incondizionata fiducia alle dichiarazioni rese dagli accusati, che hanno ovviamente negato ogni addebito, e ritenendo che Marta avesse male inteso le attenzioni sessuali rivoltele che sono state invece definite come diligenti e doverose manovre di soccorso attuate da agenti scrupolosi.

L’insultante richiesta della Procura ha trovato un altrettanto insultante accoglimento nel provvedimento di archiviazione che arricchisce quella che non può che definirsi una farsa, ritenendo possibile, alla luce della“contrapposizione ideologica della denunciante alle forze dell’ordine” che le violenze denunciate da Marta siano state esercitate non dalla polizia ma dai suoi stessi compagni, tanto più che i poliziotti accusati ma sentiti come testimoni, perché strenuamente non indagati sino alla richiesta di archiviazione, non possono aver mentito in quanto“sottoposti all’obbligo di dire il vero”.

Ma non basta mai: il GIP ha ritenuto del tutto “illogico” che un agente di polizia possa aver sfogato i propri “istinti sessuali” in un contesto come quello di quella notte, peraltro alla presenza di colleghi che avrebbero “dovuto”denunciare quello a cui hanno assistito, così facendo da eco a quanto già ritenuto dalla Procura che aveva considerato inverosimile il racconto di Marta poichè il contesto di scontro tra forze dell’ordine e manifestanti non appariva “il più idoneo a suggerire quel tipo di condotta”; mancando però, sia i soliti Pubblici Ministeri che il GIP, di indicare quale contesto avrebbe potuto essere considerato più idoneo per perpetrare una violenza sessuale degna di credibilità.

Quanto mai opportuno appare poi l’appunto del GIP che ricorda il “dovere” degli agenti di polizia di denunciare gli illeciti a cui assistono, non avendo però evidentemente presente la storica e consolidata abitudine delle forze dell’ordine., peraltro già accreditata e sanzionata da magistrati più coraggiosi, di sistematicamente coprire le malefatte dei colleghi, secondo una tendenza che provvedimenti del genere non possono che incentivare.

Un tale capolavoro di architettura giudiziaria non poteva che concludersi con la libera interpretazione delle ingiurie di carattere sessista proferite da un esponente degli alti ranghi della Polizia di Stato che ebbe a rivolgersi a Marta definendola una “puttana”; scopriamo così che tale signorile epiteto non sarebbe stato rivolto alla malcapitata fermata ma si sarebbe trattato di “imprecazioni generiche”. Un po’ come dire che se si insulta un poliziotto si tratta di oltraggio, mentre se si insulta una manifestante si tratta di generica imprecazione non costituente reato….ed è anche così che finalmente si spiega la “contrapposizione ideologica” tra manifestanti e forze dell’ordine!

VERGOGNA!!!

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

#senonconmartaquando?acabno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero del Presidio No Tav di San Giuliano

Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue. Come a Venaus, a Chiomonte, a San Didero. Come sempre. Ad attenderli, però, hanno trovato la tenacia e la determinazione di chi, con grande coraggio, ha resistito contro lo sgombero brutale e ingiustificato del presidio di San Giuliano (Susa).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inizia il presidio permanente a San Giuliano

E’ iniziato ieri il presidio permanente con campeggio a San Giuliano. Ricordiamo che il presidio No Tav “Sole e Baleno” e i terreni sui quali è stato costruito, sono minacciati dalla violenza distruttrice di TELT.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ciao Alberto, a sarà dura!

Nella tarda serata di ieri, giovedì 3 ottobre, ci ha lasciati Alberto Perino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio No Tav di San Giuliano: mobilitiamoci per resistere insieme all’esproprio!

E’ la fine di ottobre del 2012: una lunga fila di persone occupa il terreno dove oggi sorge il Presidio No Tav di San Giuliano. Il clima freddo e pungente della Valsusa non ferma migliaia di attivisti e attiviste accorsi per prendere parte alla quarta edizione della campagna “Compra un posto in prima fila”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Settimana di lotta in Val Susa dal 31 agosto al 5 settembre

Da pochi giorni si è conclusa una lunga settimana lotta, socialità, dibattiti e discussioni nella Valle che Resiste.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.