InfoAut
Immagine di copertina per il post

NoTav. Report prima udienza Forgi e Paolo

Mentre dalle 9.00 di stamane un presidio in solidarietà si svolgeva al di fuori di un palazzo di giustizia accuratamente blindato all’ingresso e con numerosi “check-point” fino all’aula 44, all’interno di essa si consumava un grottesco teatrino, curato ad arte dalla procura in concerto con la questura cittadina.

Paolo e Forgi, recentemente autorizzati dal tribunale a comunicare nuovamente con “l’esterno”, quest’oggi sono stato obbligati a recarsi in tribunale sotto scorta, in funzione di quella rappresentazione mediatica che dalle origini accompagna la loro vicenda e che oggi costituisce il contesto ambientale all’interno del quale si svolge il processo.

Questo contesto, che si rivela monito non solo per gli attivisti del movimento, offre al collegio che giudicherà i due ragazzi uno spettacolo particolarmente grave, con numerosissimo personale delle forze dell’ordine ad affollare lo spazio riservato al pubblico, a presidiare l’ingresso e l’uscita dall’aula, ad affollare i banchi riservati agli avvocati e procuratori. Si osservano giornalisti “amici” autorizzati a girare liberamente e i carabinieri artificieri che, con grande affanno ad effetto mediatico, portano in aula dei carrelli con il materiale sequestrato coperto da teli militari, come se al di sotto di questi ci fossero cariche dinamitarde e non semplici attrezzi e fuochi d’artificio.

Una sceneggiatura curata quindi, all’interno di un procedimento che si svolge con “giudizio immediato”, formula prevista dal codice che già presuppone un’evidenza delle prove e deve iniziare entro 90 giorni dalla contestazione del reato.

Già dai primi scambi tra le parti si capisce che la volontà della procura è quella di trascendere la verità dei fatti ossia il fermo di una macchina con maschere, cesoie e fuochi d’artificio in una giornata in cui la manifestazione pubblica non ha prodotto alcun tipo di scontro o frizione con le forze dell’ordine a difesa del cantiere illegale.

Alla luce di ciò, infatti, testimoni e video prodotti dai procuratori Padalino e Rinaudo raccontano di un’altra giornata di lotta, quella del 10 luglio, dove un’azione serale del movimento ha disturbato le attività del cantiere. La volontà, quella sì chiara, è di creare continuità tra le due giornate, dimostrare insomma che i materiali sequestrati avrebbero avuto la stessa funzione ed esito di quell’altra giornata. Una deduzione, quindi, che la procura vorrebbe tradurre in pesanti condanne.

Ciliegina sulla torta la testimonianza del perito di parte che afferma come il materiale sequestrato, di per sé non pericoloso, avrebbe potuto avere effetti micidiali se assemblato in maniera particolare…Un’altra deduzione quindi che nulla ha a che fare con i fatti in oggetto, ma che viene presentata dalla procura come prova definitiva dell’assoluta gravità dei comportamenti giudicati.

E’ bene sottolineare anche come dai procuratori e dai testimoni della polizia viene fatto un sistematico riferimento alla pericolosità, anche quella presunta, delle personalità dei due giovani e come tutti i testimoni del 10 luglio abbiano chiaramente affermato che in quell’altra giornata non vi fossero evidenze della presenza di Forgi e Paolo e del fatto che, allo stesso modo, molti di loro non fossero in turno in Clarea il giorno del loro arresto.

Continua in maniera sistematica quindi la criminalizzazione del movimento e di ogni sua forma di protesta, con la costruzione di castelli accusatori basati su deduzioni e valutazioni di pericolosità da parte di chi, in tutta questa storia, ha ampiamente dimostrato la propria malafede e faziosità.

Prossima udienza, dettata dalla volontà del tribunale di accelerare al massimo la chiusura del procedimento, il 25 febbraio sempre al palazzo di giustizia.

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

arresti notavnotavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Acqua di montagna: la salute ci guadagna? 

Con questo articolo dal titolo amaro desideriamo dare spazio al sit in organizzato a Bussoleno dal Comitato L’Acqua SiCura di venerdì 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.