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Rapporto ISPRA sul consumo di suolo: Veneto e Lombardia le regioni con piu’ cemento. Alta velocita’ e piattaforme logistiche la causa

Sono stati pubblicati mercoledi 26 ottobre dall’ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) i nuovi dati sul consumo di suolo in Italia.

Il consumo di suolo, si legge nel rapporto, accelera a ritmi preoccupanti. Nel 2022 è arrivato alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo totalizzando in soli dodici mesi, altri 77 km2, oltre il 10% in più rispetto al 2021. Veneto e Lombardia le Regioni che hanno cementificato di piu’. Calcinato, Chiari e Desenzano i Comuni ai primi posti in provincia di Brescia dove la differenza la fanno i cantieri dell’Alta Velocita’ e la costruzione di poli logistici.

Commentando il rapporto il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani si è detto preoccupato: “Una corsa al cemento che accelera negli anni post pandemia in un Paese in calo demografico e dove la gran parte dei suoli persi è stata sottratta alle superfici agricole, con una perdita di servizi ecosistemici, incluso quello della produzione agricola. Di fronte a questo quadro, torniamo a ribadire l’urgenza per l’Italia di approvare una legge contro il consumo di suolo, in stallo da anni in Parlamento, e su cui ci aspettiamo dal Governo Meloni delle risposte concrete. In attesa di ciò, al momento l’unico elemento di speranza è la ripresa del dibattito europeo sulla direttiva suolo che nelle prossime settimane sarà discussa dal Parlamento Ue”.

Conseguenze dirette del consumo di suolo sono città che diventano sempre più calde e esposizione della popolazione al rischio idrogeologico. L’analisi di Luca Martinelli giornalista esperto di questioni ambientali. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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