InfoAut
Immagine di copertina per il post

Si contro il nucleare

 

Circa 3 mesi ci separano dalla convocazione dei referendum acqua-nucleare  : se il governo non ci accorda l’accorpamento con le elezioni amministrative del 15 maggio , si voterà il 12 giugno. Un’inezia di tempo per convincere a votare almeno 25 milioni di elettori per i referendum. Quello dell’acqua è stato deciso dalla volontà popolare con 1.400.000 firme , quello nucleare è stato l’esercizio cinico e idiota di un partito, l’IDV di Di Pietro. Ora però la Corte Costituzionale ha ammesso entrambi i referendum , dunque va colta l’occasione di vincerli, così da sconfiggere le privatizzazioni, tutelare i beni comini e contribuire al cambiamento della politica economico-sociale del Paese.

 

Se la battaglia per l’acqua pubblica ha da 6 anni nel Forum dei Movimenti per l’Acqua lo strumento propositivo e organizzativo che l’ha portata prima alla legge di iniziativa popolare, poi alla gestione dal basso del referendum attraverso il “ Comitato Promotore-2 SI per l’acqua bene comune”( partiti esclusi,solo da supporto), per quella contro il nucleare inutile nasconderci che siamo in notevole ritardo. Circa 3 anni fa, prevedendo il ritorno al nucleare dopo l’epopea vincente conclusasi con il plebiscitario referendum del 1987 , alcune realtà toscane,pugliesi,piemontesi , laziali e siciliane dopo una serie di incontri hanno dato vita al Coordinamento Antinucleare “ salute-ambiente-energia” , recuperando la generazione che negli anni ’80 sconfisse il nucleare e accumulando quelle nuove impegnate sui vari fronti del conflitto capitale/ambiente-lavoro-società. ( energia padrona/rigassificatori,inceneritori/rifiuti, grandi opere, precarietà). Già nell’estate 2009 , subito dopo la Legge sul ritorno al nucleare, nei 2 campeggi di lotta- quello NO TAV in Val Susa e NO Nuke in Salento – si sono poste le basi per una diffusione della comunicazione antinucleare e la ripresa del radicamento nei territori, a partire dai siti prevedibili per l’insediamento delle centrali. Parallelamente sono sorte altre strutture , tra cui il “Comitato NO al nucleare,SI alle rinnovabili” , costituito da partiti,associazioni, sindacati e tecnici affini alla variegata sinistra verde-riformista, che ha raccolto le firme per una legge di iniziativa popolare sulle rinnovabili e che farà la campagna antinucleare interloquendo con l’IDV-Di Pietro , attraverso il neo costituito Comitato “ Vota SI per fermare il nucleare” ( che vede la presenza di Lega Ambiente,WWF,Fare Verde e altri). In corso 2010 , a cura del Coordinamento Antinucleare si sono svolte un centinaio di iniziative, in particolare nelle Università e soprattutto in Puglia all’indomani del 2° campeggio antinuke, dove l’attenzione popolare  ha assunto già la fisionomia della battaglia di massa per via dello scempio prodotto dal business delle energie rinnovabili.

 

Per molti versi  oggi la sfida referendaria è più ardua . Intanto bisogna comunicare coinvolgendo milioni di cittadini per sollecitarli ad andare a votare e votare SI; peraltro, anche se il referendum è una delle poche espressioni di “ democrazia diretta” , le compagini alternativo-antagoniste impegnate nei vari contesti sociali diffidano e sono poche avvezze all’utilizzo di questo strumento. La precedente leva antinucleare ,sotto l’egida del Coordinamento Nazionale Antinucleare Antimperialista , ha dapprima messo in campo una lotta radicale con l’azione diretta , per poi decretare la vittoria conclusiva tramite lo strumento referendario. Qui, ora, siamo a parti invertite! Anche per il fatto che il nucleare ancora non c’è , né sono stati ancora decisi i siti, la cui sola indicazione da sola  produrrebbe una sollevazione popolare. In questo caso ,il referendum agisce come azione preventiva e allo stesso tempo impeditiva, in quanto teso ad abrogare la Legge che ripristina il nucleare, insieme alle normative capestro “ sui siti di interesse nazionale, militarizzati e sotto il controllo delle Forze Armate”.

 

Non c’è tempo da perdere! Abbiamo bisogno del contributo di tutte le realtà che compongono l’opposizione sociale nel paese per vincere questa sfida. Questi referendum impegnano bisogni/diritti veri come acqua-energia, sono semplici e nella comprensione-sensibilità popolare , infine comportano un risultato concreto per la collettività  ed anche la convinzione che possiamo farcela a sconfiggere i predatori dell’umanità. 

 

Appuntamento a Roma il 20  Dopo aver sondato una cinquantina di situazioni , di cui il 90% si è dichiarata – tra sabato 19 e domenica 20/2 – disponibile per Domenica 20 febbraio  c/o sede Cobas  ore 10,30-17 ( viale Manzoni 55, limitrofa Stazione Termini, Metro A , direz.Anagnina,fermata Manzoni)  con all’odg: 1) avvio della campagna antinucleare in parallelo con quella dell’acqua; 2)  concordare i profili politici e le eventuali alleanze territoriali; 3) agenda delle iniziative fino al voto ; costituzione  del “ Comitato di base per il SI contro il nucleare”; altro e varie. 

 

Coordinamento Antinucleare “ salute-ambiente-energia”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no nukenuclearereferendum

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Alcune considerazioni dei compagni/e del SI Cobas F.P. sul referendum del 8 e 9 giugno

Raccogliamo volentieri l’invito del SI Cobas a dare diffusione al loro punto di vista sul referendum dell’8-9 giugno.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Riflessioni critiche sul referendum, per dire 5 SI.

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si terranno 5 referendum abrogativi. Quattro quesiti mirano ad abrogare alcune delle norme introdotte con il “Job Act” di Renzi tra il 2014 e il 2016, mentre il quinto Si servirebbe a dimezzare il periodo necessario all’ottenimento della cittadinanza per coloro non nati in Italia da 10 a 5 anni.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Presentazione del rapporto energia 2024 della Regione Piemonte: qualche riflessione preliminare

Pubblichiamo un’analisi preliminare grazie alla valutazione di Daniele Gamba, attivista del Circolo Tavo Burat e Pronatura di Biella, in merito al Rapporto Energia 2024 della Regione Piemonte, presentato il 15 aprile 2025 dalla Regione stessa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Fissione, fusione, scorie nucleari e i limiti fisici/1

Energia nucleare: che cos’è di Angelo Tartaglia, da ECOR Network L’energia associata ad un dato sistema fisico dipende dall’intensità delle forze attraverso cui interagiscono le diverse componenti del sistema. Ragionando in termini di interazioni fondamentali le forze in questione si riducono a quattro: la forza di gravita, la “forza debole”, la forza elettromagnetica, la “forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le guerre per l’acqua: attualità in Francia, prossimo futuro in Italia?

Lunga intervista realizzata dal progetto Confluenza a un attivista della regione del Poitou dove, in Francia, da quasi dieci anni va avanti un’importante lotta per la difesa del territorio contro il progetto dei mega bacini idrici.