Sisma Emilia: contestato il premier Letta
Nonostante le condizioni piuttosto proibitive un gruppo di terremotati dei comitati, in primis Sisma.12, sono riusciti comunque a raggiungere uno stabilimento a cui Letta avrebbe fatto visita inscenando una contestazione con slogan, cartelli e striscioni tra lo stupore delle forze dell’ordine piuttosto allarmate per il dissolversi del teatrino costruito ad arte.
All’arrivo del corteo di auto blu gli slogan si sono fatti più rumorosi costringendo il premier e il fido commissario Errani ad inscenare un “dialogo“ con i manifestanti dove, come al solito, hanno sciolinato promesse per rispondere alle problematiche puntualmente poste dai comitati.
Dopo Napolitano e Monti ora è toccato a Letta ricevere le contestazioni dei terremotati emiliani, che organizzati in comitati è da molti mesi che stanno lottando contro un clima mediatico costruito ad arte che cerca di nascondere le enormi problematiche che, di fatto, bloccano la ricostruzione.
Dopo un anno ormai pare chiaro come tra burocrazia ed altre norme si cerchi di spendere meno denaro possibile per ricostruire la bassa (come la crisi impone), del resto i dati ci parlano di circa l’1% di case ricostruite e i pochi cantieri che si vedono sono tutti finanziati dai privati. Ma oggi è stato dimostrato che i terremotati non sono più disponibili a subire i caroselli dei vari politicanti e continueranno nella loro lotta fino a quando non saranno ottenute le modifiche necessarie per una ricostruzione che sia sul territorio ( e non solo nelle carte di Errani) perché l’Emiliano bravo che si rimbocca le maniche dimostra giorno dopo giorno anche una certa attitudine alla lotta per rivendicare i propri diritti.
Comunicato Comitato Sisma.12
Lo avevamo promesso e, nonostante il gioco a nascondino del premier Letta, siamo riusciti ad intercettarlo davanti allo stabilimento Sorin di Mirandola per fargli “rendere conto della situazione” come recitavano le sue dichiarazioni. Una visita che doveva essere la solita passerella con un incontro in Regione con gli amministratori locali e poi la visita a due aziende che “hanno ricostruito” esempio più unico che raro!
Purtroppo la realtà che viviamo ci parla di una ricostruzione ferma la palo, di aziende in crisi profonda e di un territorio che si sta via via spopolando e allora abbiamo deciso di andar glielo a dire di persona costringendolo a scendere dal suo pulmino e venire in mezzo a noi, insieme al commissario Errani, per sentire le nostre problematiche spesso frutto di un sistema di ordinanze fatto solo di burocrazia che ha il solo scopo di dissuadere il terremotato a chiedere i contributi.
Da letta ed Errani abbiamo ricevuto le solite risposte rassicuranti, la promessa di decreti che risolveranno la situazione e parecchi giri di parole; bene noi saremo attenti all’evolversi della situazione e gli terremo il fiato sul collo, di questo possono esserne certi.
Esprimiamo un certo sdegno per come è stata organizzata la giornata a partire dal tentativo di tenere nascosto il tragitto del Premier, per passare ai luoghi visitati che raccontano l’eccezione rispetto alla ricostruzione fantasma che tutti i giorni (non) vediamo per arrivare ai cecchini disposti sopra il tetto della Menù dandoci l’impressione di voler tenere i cittadini il più lontano possibile da Letta, al contrario di tutte le belle dichiarazioni dei giorni scorsi.
Ora, ben attenti all’evolversi della situazione, continuiamo il nostro percorso con una conferenza stampa per sabato mattina alle ore 10 a Cavezzo, una assemblea pubblica a Sant’Agostino venerdì 7 Giugno e i banchetti per la raccolta firme!!
Insomma si direbbe una gran bella giornata se non fosse che ci troviamo costretti a queste dimostrazioni per raccontare la verità sulla nostra situazione, spesso offuscata dai media Errani-dipendenti, e per far valere i nostri diritti, nulla di più e nulla di meno di ciò che ci spetta.
Stay tuned
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