Un’ora e mezza (di Antonio Ginetti)
E’ il tempo che la GIP torinese ha stabilito che mi debba servire per andare ad apporre una croce (saprei anche scrivere…ma solo la croce come un perfetto analfabeta!) sopra la scheda elettorale per mandare un nuovo sindaco al comune.
Che quello vecchio di disastri ne ha già fatti troppi che è odiato da tutti…si cambia faccia…
si continua la solita politica e il popolino pistoiese si berrà per qualche annetto ancora il “nuovo”.
Un’ora e mezza.
E’ il tempo, a me necessario, per andare a svolgere il mio DOVERE di cittadino e rientrare ai domiciliari, perché come cittadino avevo pensato di poter partecipare alle contestazioni della Val di Susa contro il TAV.
Un’ora e mazza.
Il tempo necessario affinché esprima il mio consenso a questo sistema, che poi deciderà secondo le esigenze della speculazione, del profitto…..ed io non devo fare più niente….pena la carcerazione o i domiciliari
Un’ora e mazza
Il mio “impegno” sociale e collettivo. Dopo non devo fare altro che stare in silenzio…pena la carcerazione o i domiciliari.
Dalle 15.00 alle 16.30 di domenica 6 maggio NON ANDRO’ A VOTARE.
Rivendico il nostro DOVERE a partecipare per tutto il tempo ai DIRITTI dei cittadini di SALVAGUARDARE il proprio territorio, LOTTARE per una qualità della vita fuori dalle logiche della Speculazione, del Profitto, del Capitale Finanziario.
Rivendico il nostro DIRITTO a poter partecipare alla LOTTA per l’emancipazione della classe operaia, alla LIBERAZIONE dallo sfruttamento.
Antonio Ginetti
arrestato il 26 gennaio, agli Arresti Domiciliari dal 16 febbraio
per aver partecipato ad una Manifestazione a Chiomonte contro il TAV
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