“Lactalis, restituisci i soldi”: invasa l’azienda che strangola gli agricoltori mentre il suo amministratore delegato è multimiliardario
Una politica climatica temeraria, incurante delle contraddizioni reali derivanti dai cambiamenti occorsi sulla scena mondiale, ha finito per scontentare sia la classe imprenditoriale che i ceti sociali più esposti alle conseguenze della transizione energetica.
La notizia del drastico calo del traffico nel Canale di Panama e in quello di Suez, provocati rispettivamente dal cambiamento climatico e dalla guerra, non è sotto i riflettori mediatici.
Mark Twain ha detto un giorno che «è molto più facile ingannare la gente, che convincerla che è stata ingannata».
La stessa pianura padana che in queste settimane si trova in cima alle classifiche mondiali per inquinamento da polveri sottili: il mese scorso la qualità dell’aria ha superato la soglia critica delle concentrazioni di PM10
A giugno si terrà in Italia il G7, l’incontro periodico di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti a cui solitamente si aggiunge anche l’Unione europea.
Extinction Rebellion occupa l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti a Torino e del palazzo della Regione Lombardia a Milano. Nel giorno di S. Valentino viene denunciata l’ipocrisia del Governo e delle Regioni su crisi climatica e distruzione degli ecosistemi, “un amore dichiarato ma mai veramente vissuto”.
Il paradigma di sviluppo dell’industria agroalimentare delineato nella Pac 2023-27 (Politica Agricola Comune) rispecchia il più ampio progetto del Green Deal, ovvero un insieme di strategie volte a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.
Le mobilitazioni di questi giorni degli agricoltori, che stiamo seguendo e attraversando, ci danno la possibilità di ribadire alcune questioni.
Da lunedì 5 febbraio alle porte di Torino Sud è iniziato uno dei tanti presidi della protesta dei trattori, che in queste ultime settimane ha preso piede in tutto il paese.