InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cremona 25 aprile, corteo contro la guerra. Sanzionate sedi del PD e Lega Nord [VIDEO]

Dopo 25 anni di interventi bellici mascherati da “missioni di pace”, infatti, il governo Renzi progetta nuove imprese militari – emblematico il caso della volontà di guidare una coalizione armata in Libia – come portavoce degli interessi della NATO nello scenario internazionale.

Questi venti di guerra trovano proni megafoni istituzionali pronti a preparare l’opinione pubblica a digerire l’ennesima costosissima operazione bellica; il cui soffio si trasforma in un tifone che, lungo tutta la penisola, mina le condizioni di vita di migliaia di persone già colpite dalla crisi economica degli ultimi anni.

Lo spezzone sociale si è mosso per le strade della città dietro ad uno striscione che recitava: “non un uomo, non un soldo per le vostre guerre”, attaccando il PD alla testa del corteo istituzionale ed indicandolo come forza politica e partito di governo che si è reso responsabile di questa nuova verve interventista.

Come detto sopra, anche all’ interno dei confini nazionali, la situazione non migliora sotto il governo PD, dove sia i media sia l’apparato istituzionale fomentano un clima già reso rovente da anni di crisi, austerity e diritti negati, preparando l’opinione pubblica allo sforzo bellico.

Non si può continuare ad occupare l’Iraq e l’Afghanistan e contemporaneamente impartire lezioni da un palco sulla Resistenza o sulla libertà!

Lo spezzone è sfilato per le vie della città, con interventi mirati a ribadire la nemicità verso il PD e le sue stampelle istituzionali.

Una volta raggiunta Piazza del Duomo, sede del palco istituzionale (ironia della sorte, posto sotto il pulpito dove avvenivano i discorsi durante il ventennio) lo spezzone sociale contro la guerra è entrato diffondendo dall’impianto  sonoro il suono delle sirene e dei bombardamenti.

Mentre dalle casse si diffondevano per la piazza i suoni con cui sono obbligati a convivere quotidianamente migliaia di persone nel mondo, è stata eretta una piccola barricata per simulare uno scenario bellico qualsiasi, in cui i nostri militari sono andati a portare “pace e democrazia”.

Lo spezzone sociale ha ribadito che il PD non ha alcuna legittimità a parlare dal palco del 25 aprile e se poprio vuole raccontare le sue fandonie che abbia almeno il coraggio di farlo sotto il suono delle sirene e delle bombe.

Dopo un ultimo intervento rivolto alla piazza, lo spezzone sociale è proseguito per un pomeriggio di socialità al CSA DORDONI.

In mattinata, inoltre,  alcuni compagni/e hanno sanzionato con vernice rossa e con una scritta che recitava “no guerra” la locale sede piddina. Questo per sottolineare in modo evidente le responsabilità politiche del “partito della nazione” riguardo la posizione che sta attualmente occupando l’apparato governativo italiano nei conflitti internazionali e per sottolineare l’attacco condotto dal governo Renzi alle condizioni di vita delle classi sociali subalterne.

La lega nord, indicata come altra faccia della medesima medaglia, ha ricevuto la stessa cortesia: vernice rossa sulle vetrate a simboleggiare il sangue delle vittime di questa guerra tra poveri e delle migliaia di morti del “lager del XXI secolo” che è il mediterraneo. Sono state anche vergate due scritte che a loro volta recitavano “Basta guerra” e Basta Frontiere”.

Di seguito il video del sanzionamento:

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Un’Anabasi post-sovietica. Storia del Gruppo Wagner

Gli uomini in mimetica camminano soli o a coppie dentro fitti banchi di nebbia, a malapena si intravedono i campi desolati attorno alla lingua di cemento.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Culture

Se la Cina ha vinto

Se l’obiettivo di un titolo apodittico come “La Cina ha vinto” è convincere il lettore della validità della propria tesi, Alessandro Aresu vi riesce pienamente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Mala tempora currunt

Don’t let this shakes go on,It’s time we have a break from itIt’s time we had some leaveWe’ve been livin’ in the flames,We’ve been eatin’ out our brainsOh, please, don’t let these shakes go on(Veteran of the Psychic Wars, 1981 –Testo: Michael Moorcock. Musica: Blue Oyster Cult) di Sandro Moiso, da Carmilla Che per l’Occidente […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Bolivia in fiamme: dentro un ecocidio latinoamericano

Bolivia Burning: Inside a Latin American Ecocide è un documentario di 52 minuti di The Gecko Project che porta gli spettatori all’interno di una delle crisi ambientali più sottovalutate al mondo: la rapida distruzione delle foreste in Bolivia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Un primo resoconto dell’appuntamento “Due giorni a difesa dell’Appennino”: come continuare a rendere vivi i nostri presidi di resistenza dal basso

Iniziamo a restituire parte della ricchezza della due giorni a difesa dell’Appennino, svoltasi in una cornice incantevole a Villore, piccolo paese inerpicato tra boschi di marronete e corsi d’acqua, alle porte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.