“Dal basso alla bassa” anche a Bologna!
Domenica 10 Giugno è stato inaugurato il tendone polivalente all’interno della campagna “dal basso alla bassa” nella tendopoli autogestita di via Confalonieri a Mirandola.
In una giornata dove la socialità è stata protagonista, nella tendopoli autogestita di via Confalonieri, è stato inaugurato il tendone polivalente per la raccolta e distribuzione del materiale per le persone colpite dal terremoto. Un inaugurazione che ha avuto una risposta molto positiva da parte della gente, vedendo arrivare materiale da tutt’Italia: il punto di distribuzione sta continuando ad avere un ruolo centrale all’interno della campagna: essere punto di riferimento per i terremotati non solo di Mirandola, ma anche dei paesi vicini, come Cavezzo, Finale, etc.
Il materiale continua ad essere raccolto a Modena dal Guernica al Laboratorio e a Bologna dal Laboratorio Crash.
A Bologna, come sempre, il punto di raccolta è ogni mercoledì dalle 17.00 alle 21 al Laboratorio Crash! durante il mercatino contadino biologico di Campi Aperti (via della Cooperazione 10).
Questi i materiali richiesti (lista aggiornata al 25/06/2012):
– cibo in scatola
– alimenti a lunga conservazione
– acqua
– prodotti per l’igiene
>>> Info: Eleonora 340 284 5656
Come Laboratorio Crash! allarghiamo a Bologna la campagna organizzata dallo spazio sociale Guernica di Modena “Dal basso alla bassa”: una campagna che vuole portare solidarietà a tutti i colpiti dal terremoto in Emilia, con un punto di raccolta di materiale necessario alle popolazioni terremotate che si svolgerà tutti i mercoledi al Laboratorio Crash!
Ancora una volta lo Stato si fa di nebbia di fronte all’emergenza e abbandona i cittadini alla solitudine della devastazione. In questo momento la protezione civile dichiara di non aver bisogno né di materiali, né di volontari, nè di aiuti; cosa che viene smentita dagli stessi volontari sul campo che invece richiedono aiuto fisico e materiale.
Il ricordo de L’Aquila è ancora vivo: il governo e la protezione civile( con loro le telecamere) si presentarono solo dopo che gli aquilani, abbandonati a se stessi, cominciarono ad estrarre dalle macerie i primi corpi senza vita. Proprio per questo pensiamo che sia necessaria una forte solidarietà che parta dal basso contro chi specula continuamente sulle disgrazie della gente, contro chi continua a lucrare sui nostri territori sconvolgendo ogni equilibrio naturale, per il solo profitto dell’industria del cemento e dei soliti strozzini in giacca e cravatta che per far cassa non esitano a costruire case di sabbia e fabbriche di cartone.
Costruzioni che, come in queste ore in Emilia, crollano una per una soffocando operai e mandando in rovina famiglie che non sapranno come andare avanti dato che con il decreto 59 lo stato non si farà carico dei risarcimenti per le catastrofi naturali, ma continua a batter cassa con imposte di ogni tipo e a volere a tutti i costi un opera inutile come la Tav.
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