Il ciclo della giustizia: quando la Polizia abusa, la procura archivia
Era il 24 Agosto e la Polizia sgomberava violentemente a Piazza Indipendenza uno stabile occupato da centinaia di rifugiati. Durante le operazioni un dirigente di piazza urlò “Devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa, spezzategli un braccio”. Il dirigenti era indagato per istigazione a delinquere. E’ notizia di oggi (diffusa da Fanpage.it) che la procura ha richiesto l’archiviazione. Non sorprende, è sistematico: ogni volta che partono delle indagini per degli abusi delle forze dell’ordine durante dei fatti di piazza, i pm chiedono l’archiviazione. I poliziotti non possono finire sotto processo.
Per vedere altre situazioni simili non occorre nemmeno andare indietro nel calendario, ma solo arrivare a Bologna. Sempre oggi si è diffusa la notizia che i Pm hanno richiesto l’archiviazione per un poliziotto che lo scorso 28 Giugno manganellò un attivista di Labas, rompendogli il braccio. “Uso legittimo del manganello”, queste le dichiarazioni dei procuratori di Bologna.
In fondo basta guardare il documentario Archiviato – L’obbligatorietà dell’azione penale in ValSusa, per ricostruire le “modalità d’inchiesta” della magistratura: per i manifestanti centinaia di processi e denunce, per gli abusi di Polizia si nasconde la polvere sotto il tappeto.
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