Il Cile chiude le indagini sull’omicidio di Víctor Jara
Martedì scorso una corte cilena ha dato per conclusa la fase istruttoria dell’indagine sull’assassinio del cantautore cileno Víctor Jara e dell’ex direttore della Gendarmeria Littré Quiroga. L’annuncio è stato fatto dal giudice Miguel Vázquez, dopo una sua visita alla Corte d’Appello di Santiago.
Con questa sentenza, che è stata emessa il 5 marzo scorso, si conclude la fase investigativa del processo sulle morti avvenute nel settembre del 1973. Ci sono 12 persone coinvolte nella morte del cantautore, tra queste il colonnello a riposo Hugo Sánchez Marmonti e il tenente a riposo Pedro Barrientos.
Tra gli altri figurano José Paredes, Raúl Jofré, Edwin Dimter Bianchi, Nelson Haase, Jorge Smith, Ernesto Bethke, Juan Jara Quintana, Rolando Melo, Hernán Chacón e Patricio Vásquez.
Víctor Jara era stato dichiarato ambasciatore culturale del Governo durante la gestione del presidente Salvador Allende (1970-1973). Per protesta, Jara si era rinchiuso con altri studenti nell’Università Tecnica di Stato, a Santiago.
L’esercito occupò le strutture e lo portò prigioniero nello Stadio Nazionale di Santiago del Cile, dove fu brutalmente torturato e assassinato il 16 settembre 1973.
Nel settembre del 2014 è stato inaugurato a Santiago del Cile un muro in ricordo della vita e dell’opera del cantautore Víctor Jara.
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