Interviste nelle terre del terremoto.
Simone, abitante di Mirandola ed esponente della campagna “solidarietà dal basso alla bassa”, ci spiega l’attuale situazione della gestione dell’emergenza. Inoltre ci racconta come i partiti del PdL e Lega Nord stiano cercando di cavalcare la delicata e tesa situazione post-terremoto andando anche ad innescare ed alimentare in microconflittualità interetniche.
Mentre ancora nessun leghista si è azzardato a dire “questi vengono qua e ci rubano anche la morte!” presentiamo il punto di vista di un lavoratore migrante di origini tunisine che da anni abita a Mirandola e che insieme al resto della popolazione ha vissuto i drammatici e devastanti attimi del terremoto. A pochi metri da uno del campi allestiti dalla protezione civile abbiamo raccolto questa testimonianza.
Abbiamo intervistato un volontario del paese di Medolla per capire quale è stata la risposta organizzativa della popolazione dopo la prima scossa. Nella discussione viene ammesso che con l’intervento della protezione civile, ogni forma spontanea di solidarietà e autorganizzazione è stata impedita e rgestita soltanto da associazioni legate in qualche modo alla protezione civile.
Vincenzo del Laboratorio Crash e Andrea del Collettivo Universitario Autonomo ci raccontano l’esperienza di solidarietà che è stata attivata nella città di Bologna e le loro impressioni a caldo sulla situazione che hanno trovato nel paese di Mirandola e lungo il tragitto per raggiungere le zone maggiormente colpite dal terremoto.
Alcune riprese dei capannoni distrutti dal terremoto e venuti giù come se fossero di carta pesta. Durante la nostra documentazione fra i vari capannoni, purtroppo, abbiamo assistito al momento del ritrovamento del corpo senza vita di un operaio dato per disperso.
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