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L’assedio indignato del Comune di Parma. Scontri, sindaco in fuga

di M.Severo, G.Talignani, R.Castagno, per La Repubblica Parma

Giornata ad alta tensione a Parma, quella di ieri. Dopo lo scandalo corruzione che ha travolto il Comune ieri i manifestanti hanno invaso piazza Garibaldi davanti al Municipio e hanno chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco. Circa 500 persone si sono radunate sotto i portici del grano controllate da un nutrito spiegamento di forze dell’ordine, compreso un contingente di carabinieri in tenuta antisommossa arrivati da Bologna. Slogan, fischi, cartelloni: tutti contro gli amministratori. Poi una serie di cariche fra polizia e manifestanti che hanno “sfondato” una porta laterale del Comune. La situazione è tornata alla normalità soltanto dopo 4 ore quando, intorno alle 21, il sindaco ha raggiunto l’auto guidata da un’amica sfruttando un passaggio laterale e si è dato alla fuga. Poco prima di lasciare il Municipio però, Pietro Vignali ha firmato le dimissioni del direttore generale del Comune Carlo Frateschi. Una mossa politica, per accontentare Pdl e Udc, ma che per la minoranza ancora non basta: “Deve dimettersi il primo cittadino”.

LA CRONACA DEGLI SCONTRI, CARICHE POLIZIA Intorno alle 18 di ieri si è verificato il momento di tensione più alto. Un gruppo di persone, tra cui studenti universitari, ragazzi dell’Art Lab, autonomi e altri con sacchi neri di finto denaro hanno raggiunto una porta secondaria del Comune, nella strada che affianca lateralmente il municipio. Con forza i ragazzi hanno spinto e la porta ha ceduto: i giovani hanno così fatto irruzione nel cortile del Comune. Alcuni carabinieri si sono accorti del fatto e hanno tentato con un cordone di bloccare la cosa. Qualche momento di tensione fra manifestanti e forze dell’ordine. Poi le cariche della polizia. Poco dopo è seguita una seconda carica dei carabinieri. Il bilancio è di quattro feriti lievi ma i momenti di grande tensione sono durati per diversi minuti. Anche il comandante della guardia di Finanza Geremia è arrivato nella piazza davanti al municipio per assistere alla situazione.

LENZUOLATE Finita la giornata di scontri è in programma per giovedì una lenzuolata in città, come quella del 1975 fatta per chiedere le dimissioni di una giunta corrotta.

ROSE, BANDA BASSOTTI E FISCHI Ieri alcuni cittadini, nonostante il consiglio sia stato annullato, si sono vestiti come la banda bassotti con tanto di sacchi di plastica neri col simbolo del dollaro in segno di sfottò ai consiglieri. Rose distribuite (al posto di quelle mai comparse sul Lungoparma e citate nell’inchiesta come scandalo di fatture gonfiate) ai consiglieri da parte dei giovani di Sinistra studentesca.

SINDACO ASSEDIATO Il sindaco, il suo vice e diversi esponenti della giunta sono rimasti letteralmente assediati e rinchiusi all’interno del municipio. Soltanto dopo le 21 di martedì, quando viene comunicato che come nuova mossa è stato licenziato il direttore generale del Comune Carlo Frateschi, il sindaco scortato fugge da un’ uscita secondaria in auto. Vignali in giornata aveva annunciato che non si sarebbe dimesso, ma che nel 2012 non si ricandiderà.

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