Last Gang Festival
Gli Statuto nascono nel 1983 e prendono il nome da Piazza Statuto a Torino, ritrovo abituale dei Mods della città. Dopo svariate partecipazioni a raduni Mods e la pubblicazione di due demotape, nel 1986 grazie all’ausilio dell’etichetta DTK la band torinese pubblica il primo singolo della sua lunga carriera “IO dio” seguito un anno dopo da “Ghetto”.
Portabandiera del primissimo ska cantato in italiano, nel 1988 per la Toast records pubblicano il primo full-lenght “Vacanze”, mentre nel 1990 collaborano con il mitico James Taylor dei James Taylor Quartet, insieme agli Style Council fautori dell’acid-jazz, per la realizzazione del mini-lp “Senza di lei”. Nel 1991 dopo aver firmato con la EMI pubblicano “Qui non c’è il mare”, mentre nel 1992 raggiungono l’apice del successo con la partecipazione al FESTIVAL di SANREMO, dove presentano l’auto-ironica “Abbiamo vinto il festival di sanremo”, che successivamente diventerà il tormentone di quell’anno. Sempre in questo anno esce l’album “Zighidà”, che ha un ottimo riscontro di critica e pubblico, trascinato dal singolo “Piera”, arriverà a vendere 40 000 copie. Nel ’93 è l’ora dell’opera forse più matura e politicamente impegnata che prenderà il nome di “è tornato Garibaldi” .Dopo un breve periodo di inattività, nel 1997 sfornano “Tempi moderni”, e sempre lo stesso anno li vedrà protagonisti in un memorabile concerto a Plaza de la Revolucion a L’Avana(Cuba) davanti a una folla di 200 000 persone. Nel 1999 compiono una rilettura di brani di bands come Specials, Bad Manners, Madness e Selecter che andranno a formare l’album “Ri-Skatto”.
Nel 2001 esce il libro Il migliore dei mondi possibili (STORIE DI MODS E DEGLI STATUTO) dove vengono narrate storie metropolitane ed estreme realmente avvenute, situazioni e persone realmente esistiti ed esistenti dal 1980 a oggi, che viene accolto aldilà di ogni più rosea aspettativa, sia dal pubblico che dalla critica. Gli Statuto festeggiano nel 2003 i 20 anni di carriera, contraddistinta da coerenza, credibilità, combattività, rabbia, stile, impegno, divertimento, dischi e una media di 100 concerti all’anno e con la pubblicazione di “I Campioni siamo noi”, antologia dei 20 anni degli Statuto contenente il meglio del loro repertorio e l’inedito omonimo, uno ska melodico accattivante con testo dedicato alla triste situazione occupazionale della Fiat a Torino, del quale tutti i proventi dai diritti SIAE sono devoluti al “Fondo per i Cassintegrati e Licenziati di Mirafiori”. Con il tour del 2005 gli Statuto presentano il loro nuovissimo album dal titolo “Sempre”, composto da 14 brani ska-soul-beat in perfetto stile col genere storico del gruppo, dove spicca il brano “In Fabbrica” composto appositamente dagli storici Gang, uno ska/popolare in perfetto stile sia “gang” che “statuto”, suonato e cantato dai Gang stessi insieme al complesso mod torinese, con un testo di “lotta” chiaro ed efficace ma non retorico. Nel giugno 2007 esce la seconda ristampa del libro “Il Migliore dei Mondi Possibili”, con nuovi capitoli e nuove foto e il racconto dettagliato di come Oskar perse e recuperò la voce. Nell’ottobre 2007 esce “Come un Pugno Chiuso” nuovo album con 15 brani tratti dal repertorio Northern soul completamente riarrangiati in stile “Statuto” e con testi rifatti in italiano. Nel 2008, anno che vede la celebrazione dei 25 anni di carriera del gruppo, si firma un contratto discografico nuovamente con la SonyBmg che porta alla pubblicazione di un doppio cd antologico, stampato anche in vinile, dal titolo “Elegantemente Rudi”. Nella primavera del 2010 esce per Sony music il nuovo disco degli Statuto “E’ già domenica”. Il titolo “E’già domenica” perchè in più brani è il calcio giocato o vissuto a farla da protagonista, come nella “title-track” ispirata e dedicata alla tragedia di Gabriele Sandri. Ma i testi trattano anche storie sentimentali, storie metropolitane e quotidianità sociali in modo chiaro e talvolta ironico.
Gli Statuto sono una realtà unica nel panorama della musica italiana, perché con il loro immutato ma non per questo mai evoluto stile mod, con la loro immediatezza e sfrontatezza nei testi, spesso ironici o sarcastici, aggressivi e umili, con una musica ora diventata di “moda” che non si limita al solo ska, ma passa anche per il soul e il beat; senza mai aver assunto i panni delle “star”, senza essersi mai allontanati da piazza statuto, luogo di partenza e di creazione culturale, ideologica e musicale del gruppo sono arrivati dove tanti artisti vorrebbero arrivare provando soluzioni o invenzioni studiate a tavolino e rincorrendo il “successo” senza mai toccarlo. Dal palco dell’Ariston di Sanremo, al concerto per i licenziati della Lancia/Fiat di Chivasso, dal Festivalbar al Leonkavallo, dal Cantagiro al concerto in Plaza De La Revoluciòn all’Habana de Cuba invitati dalle autorità locali, sempre con la massima semplicità e naturalezza che li contraddistingue fin dai loro inizi.
Ad aprire le danze per i veterani Statuto ci penseranno i romani Naftared. Dal nome molto ironico, i Naftared nascono a Roma dall’idea di Marco detto “Sub”, Luca alias “Necchia”e Paolino aka “Mignolo”, il quale decidono di mettere in musica la loro passione per lo ska e il punk. La loro contagiosa “verve” li spinge a realizzare nel 2008 il primo “ep” fatto in casa dal nome “Adrenalina Rosso”. Dopo vari cambi di line-up, con l’aggiunta nell’organico di fiati quali tromba e trombone, la band 2tone capitolina ha realizzato ora il primo e vero proprio album di debutto “Just Reaction”, che verrà presentato in anteprima al Laboratorio Crash l’11 novembre.
La serata di sabato 12 novembre sarà dedicata interamente alle sonorità street punk, con l’esibizione dei “martelli dell’Oi!”, i londinesi Cockney Rejects, accompagnati dai livornesi Trade Unions, dal punk “latte +” di Cervelli Stanki e Basta dalla Certaldo Oi! Fiorentina.
Grazie all’approccio ultra-grintoso agli stilemi dello street-punk/oi! sviluppato da bands come Sham 69 e Cock Sparrer, i Cockney Rejects sono uno dei gruppi più popolari del punk britannico a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80; cioè di quel suono punk “rude e grezzo” arrivato in ritardo sull’esplosione del ’77 e in anticipo sull’infuriare delle nuove tendenze hardcore. Come i più anziani Last Resort e Angelic Upstarts, il quartetto londinese capitanato dai fratelli Jefferson “Stinky” Turner (voce) e Micky Geggus(chitarra), producer di “Suburban rebels”dei concittadini The Business, seppe colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa degli originari eroi del “punk ’77”, enfatizzando i tratti distintivi del genere, quali la martellante ripetitività delle strutture sonore, il ricorso a slogan ad affetto, cori da stadio, schiettezza e coerenza. Per qualche anno, a partire dal 45giri “Flares ‘n’ Slippers”, uscito nel 1979 per la Small Wonder, i Cockney Rejects si trovano al centro dell’attenzione di nostalgici del punk e di nuovo ascoltatori, raccogliendo pubblico tra gli Skinheads e hooligans, ma separandosi inaspettatamente nel corso del decennio dopo una non felice deriva verso canoni sonori vicini al punk-metal. Il primo Lp “Greatest hits vol.1” esce nel 1980, il quale vede nelle vesti di produttore Jimmy Pursey degli Sham 69. Dal punto di vista musicale l’album presenta un suono molto naif e diretto, caratterizzato da una forte genuinità che trova il proprio culmine in brani quali “We are the firm”, nell’anthem “I’m forever blowing bubbles”(rilettura pink dell’inno del West Ham United) e “Fighting in the street”. Successivamente daranno alle stampe seguiti poco fortunati ma validi come “Greatest hits vol.2” e “Vol.3:Live&Loud!”, registrato dal vivo in studio con la presenza di un nutrito gruppo di fans, che pone il sigillo alla fase punk della band con una selezione dei brani più conosciuti e significativi del suo repertorio che in seguito verrà documentata anche dalla raccolta di inediti “Unheard rejects”.
Come band più importante prima dei Cockney Rejects, ci saranno i sempreverdi toscani Basta, sulle strade e sui palchi dal 1982. Sound molto duro e netto, e colonne portanti dell’oi italiano Old School sul genere di Nabat, Duap, Colonna Infame, i Basta fanno dell’impegno sociale e politico dei testi un loro marchio di fabbrica. Particolarmente sentita la lotta al dilagare dell’eroina e più in generale delle droghe pesanti: questa tematica è richiamata con forza dal loro logo, col classico Doc Martens che spezza una siringa, oltre che dal nome, Basta, che viene anche e soprattutto dalla canzone “Basta Con La Polvere”, storica hit di successo. Giusto ora è un’uscita una compilation prodotta dall’etichetta Anfibio Records dal titolo “Non Cambierò Mai”, in cui sono presenti pezzi storici, pezzi inediti ed anche bonus tracks di live.
Prima degli storici Basta ci sarà l’esibizione dei livornesi Trade Unions. Il quartetto nasce nel febbraio del 2004 e dopo una manciata di brani pubblicano il primo “ep” “Aumenta la rabbia”. La band inizia una forte attività concertistica in giro per l’Italia, che li vedrà partecipare in numerose serate benefit, infatti i Trade Unions vanno oltre il concetto di band musicale, infatti può essere considerato un vero e proprio progetto che mira a sostenere i compagni e salvaguardare una scena come quella Oi! Sempre piena di congetture e idee distorte.
Prima ancora dei livornesi ci sarà il live dei “drughi-liguri” Cervelli Stanki. I Cervelli Stanki si formano nell’estate del 1993 ad Albisola Marina,Savona. Massi alla batteria,i fratelli Matteo ed Emanuele al basso ed Ivano istrione iniziano a provare assiduamente nella cantina del S.Cecilia ispirati dagli Who,i Sex Pistols,i Mystic Zippa, loro concittadini..Gli orizzonti musicali si ampliano con gli ascolti della OI music inglese e delle sue tematiche di classe operaia,diritto al lavoro,passione per calcio e serate alcooliche,ragazze,divertimento,lotta. Incidono il loro primo pezzo “Ragazzo oppresso” per la compilation su cd “OI!vsSilvio!”e successivamente la demo tape auto-prodotta “..e fai a tutti del male!”.Iniziano a muoversi nella scena skinhead antirazzista italiana,memorabili i primi concerti lontano da casa, con traversate in treno armati di zaino e strumenti, destinazioni Bologna,Verona,Rimini per suonare con Le Tremende, Los fastidios, Derozer, Klaxon, Klasse Kriminale. Incidono il 12″LP in vinile “Figli della klasse operaia” per la label inglese Helen of OI! rec e, nel 2003 il nuovo cd “La volpe e il cane” per la label cremonese Anfibio Records,con cui nacque una splendida collaborazione ancora attiva. Numerosi concerti fra il 2004 ed il 2007,tra cui spicca quello di supporto agli Anti-nowhere League, a Camerini,ai PPM ed il nuovo album “Streetrock n roll “ sempre per Anfibio Rec. Presto sold out, il lavoro distribuito dall’Anfibio Rec sia in Italia sia all’estero,offre l’opportunità ai Cervelli Stanki di suonare in Svizzera ed in Germania con i Los Fastidios. .Nel frattempo era uscito “15 years,old tunes,new blood” per festeggiare i 15 anni di attività della band.
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