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Liberato Albert Woodfox, ex Black Panther detenuto per 44 anni in isolamento

L’accusa, uno dei tanti pretesti utilizzati dalle autorità americane per arrestare i militanti delle pantere nere, era talmente falsa che persino Amnesty International si era schierata a favore della loro liberazione. King, Wallace e Woodfox si sono sempre dichiarati innocenti rispetto alle accuse contestategli. La giuria che li ha condannati era composta interamente da bianchi e il procuratore non aveva portato altre prove che i rapporti della polizia, tanto che la corte suprema ha stabilito che si trattò di un processo ingiusto viziato da una giuria razzista.

Herman Wallace era stato rilasciato nel 2013 su decisione del tribunale perché grevemente malato di cancro e trasferito in uno ospizio dove morì tre giorni dopo. Robert King anche venne rilasciato nel 2013 sempre per motivi di salute.

Dopo altri tre anni, grazie anche al grande movimento di solidarietà creatosi dal momento dell’arresto e alle pressioni di Amnesty International, la corte suprema dello stato della Louisiana ha stabilito che anche Albert venisse rilasciato in quanto la sua detenzione era da considerarsi incostituzionale.

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