Prospero Gallinari, un anno fa
Prospero Gallinari, rivoluzionario, uomo del 900, contadino, uomo più unico che raro, che come ultimo regalo ci ha donato i suoi funerali, che per ognuno di noi sono stati una grande emozione. Chiunque ha calpestato quella neve, in quella fredda giornata di un gennaio emiliano, porta dentro di sè un calore raro, il calore della “generazione più felice e più cara“, che noi abbiamo avuto solo modo di sfiorare, di aspettar fuori dalle galere, di osservare invecchiare ed ora lentamente morire. In un oblio che fa tanta rabbia.
Prospero ci ha fatti stare tutti insieme quel giorno, ha permesso un funerale non solo suo, ma anche di tutti gli altri, di tutti quelli che non hanno potuto ricevere lo stesso saluto, di quelli caduti sull’asfalto o lasciatisi morire penzoloni in una cella.
Quel giorno, tra i nostri canti stonati, li abbiamo urlati tutti i nomi di quelli che non avevamo mai potuto seppellire così, tutti insieme, cantando piangendo e ridendo: quel giorno abbiamo seppellito Mara e Walter, quel giorno Annamaria, come Riccardo o Ennio, come tanti e tanti altri sono stati seppelliti nel calore dei loro compagni, della loro storia.
Altri nomi sono stati urlati poi… i nomi degli assenti; di tutti coloro che ancora scontano quegli anni sulla propria pelle e non possono spostarsi. I detenuti come gli esuli, quel giorno eravamo tutti insieme. Chi si è fatto fino all’ultimo giorno di carcere, chi ha rosicchiato libertà usufruendo della clemenza di Stato: quel giorno per un po’ si è stati tutti insieme, e la neve s’è sciolta d’emozione.
E allora grazie, che mi hai regalato un pezzettino di voi, anche a me, che vengo da un mondo altro. Che fa pure un po’ schifo. Un funerale che ha dato fastidio, almeno alla Procura di Bologna, forse a corto di lavoro interessante: ben 4 son le persone indagate per “istigazione a delinquere in concorso” per aver partecipato al funerale.
Un funerale, scambiato per terrorismo … pensa che risata ti sarai fatto.
CIAO GALLO!
da Baruda
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