InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quel 14 Dicembre in piazza c’eravamo tutt*

Cinque anni dopo, la procura romana cerca di agire la propria rivalsa chiedendo pene spropositate per alcuni manifestanti, identificati come presunti “organizzatori” di quella giornata. Una sete di vendetta alimentata non solo dal protagonismo politico di alcuni magistrati, ma anche e soprattutto da valutazioni politiche volte a legittimare un sistema in cui le uniche opposizioni riconosciute al “partito unico” di Matteo Renzi sono quelle funzionali alla narrazione neoliberale, come la “nuova” Lega Nord. Questo perché quella giornata fu figlia di un lungo percorso che vide in quel 14 dicembre uno dei momenti di apice per un movimento che dispiegò in quell’autunno tutta la sua capacità di mobilitazione, diffusa a livello nazionale. Un movimento composto dai più diversi settori sociali e dalle più eterogenee rivendicazioni. Che prese le mosse dagli studenti che si opposero con forza e per mesi alla Riforma Gelmini e che ebbe la capacità di generalizzare, nel pieno della crisi economica, le ragioni dell’opposizione al governo, costruendo il primo tentativo di movimento anti-crisi nel nostro paese: dai senza casa perennemente in emergenza abitativa, ai cittadini aquilani devastati dal terremoto e dalle speculazioni successive, dalle lotte sul lavoro e contro la precarietà, fino alle popolazioni campane in lotta contro gli inceneritori.

Un movimento composito dunque, fuori dallo schema della compatibilità politica perché unica opposizione credibile nel Paese. Da qui deriva il tentativo di reprimerlo ed escluderlo da ogni forma di legittimità. Quel che è accaduto quel 14 dicembre non è infatti riconducibile a dinamiche avanguardiste, a fantomatici gruppi organizzati di “spaccavetrine” evocati in continuazione dai media, non è tantomeno possibile individuarne gli “organizzatori”: quella giornata fu la giornata di centinaia di migliaia di persone, per questo Piazza del Popolo fu e resta la piazza di tutt*! Il tentativo è quello di ridurre una complessa storia collettiva fatta di discussioni, azioni, cortei, condivisione, emozioni, notti insonni, assemblee e voglia di partecipazione, desiderio di esserci attraverso le più diverse forme, scritta da un pezzo rilevante del nostro paese, ad un banale episodio di criminalità. Ricordiamo il forte consenso di buona parte della società verso quel movimento, consenso che portò centinaia di migliaia di persone a scendere in piazza e a manifestare la propria rabbia verso lo scempio che si consumava ai piani alti della politica di questo paese. Ricordiamo le macchine in coda applaudire i cortei che bloccavano la circolazione e gli abitanti sostenere dalle finestre i serpentoni che si dispiegavano anche nelle periferie, ricordiamo la frequenza con cui accadevano queste cose, in quelle intense settimane vissute “in movimento”. Quell’approvazione sociale, quel conflitto inscritto in un larghissimo consenso, sono la misura della gravità delle accuse che i magistrati rivolgono a quei cittadini ora ingiustamente inquisiti in Tribunale per il 14 dicembre; accuse che si inseriscono all’interno di un quadro che ha visto moltiplicarsi i procedimenti giudiziari e il numero di persone inquisite sui fatti di quell’autunno del 2010.

Oggi questo paese vive una chiusura degli spazi di agibilità democratica senza precedenti e a tutto tondo, fortemente collegata all’acuirsi della crisi e del carico delle misure d’austerity su tutt* noi, quell* che non

hanno prodotto alcun debito da ripagare e che non si sono arricchiti dalla e nella crisi finanziaria. Come nel caso del 14 dicembre 2010 e delle tante giornate di quell’autunno finite nelle aule di Tribunale, apprendiamo con sdegno che ad altri che hanno portato avanti quel movimento, come a Palermo, vengono notificate 17 obblighi di firma, con tanto di “teorema” volto a ipotizzare una presunta associazione a delinquere degli stessi. Allo stesso modo consideriamo più che un campanello d’allarme il fatto che misure cautelari vengano applicate verso chi partecipa a uno dei tanti e quotidiani picchetti antisfratto, come accaduto a Roma qualche giorno fa; segno che dai momenti più larghi e diffusi alle pratiche più quotidiane e locali il tentativo è proprio quello di eliminare ogni forma di dissenso e di conflitto dal novero della compatibilità democratica, quella interna al regime delle “larghe intese”.

Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine, i lavoratori e le lavoratrici, gli studenti e le studentesse, i cassintegrati, le realtà organizzate che erano in piazza quel 14 dicembre a prendere parola e difendere la Storia che insieme abbiamo costruito e che, oggi, è messa alla sbarra per essere riscritta. Non lasciamo soli gli imputati e rivendichiamo la libertà di opporci, di manifestare e di costruire una vera opposizione sociale nel paese.

Il 14 dicembre 2010 è un patrimonio collettivo: se cercano criminali da isolare, basta cercare tra i nomi di quelli che sedevano in parlamento.

 

Che nessun* resti sol*, quel 14 dicembre in piazza c’eravamo tutt*

 

Invitiamo tutte e tutti, da oggi al 2 aprile stesso, giorno della sentenza, ad esprimere solidarietà e complicità attraverso una campagna virale con striscioni, cartelli, articoli e foto da far girare ed inviare alla mail: dicembrequattordici@gmail.com

#14D 2010:La piazza è del Popolo, tutti e tutte liber@

#14D 2010 La Piazza è del Popolo, Nessun* resti sol*!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

14 dicembreroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 1 — L’attualità dell’inattuale

[Inizia oggi la pubblicazione di un lungo saggio di Emilio Quadrelli che il medesimo avrebbe volentieri visto pubblicato su Carmilla. Un modo per ricordare e valorizzare lo strenuo lavoro di rielaborazione teorica condotta da un militante instancabile, ricercatore appassionato e grande collaboratore e amico della nostra testata – Sandro Moiso] di Emilio Quadrelli, da Carmilla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo Stato razziale e l’autonomia dei movimenti decoloniali

Riproponiamo questa intervista pubblicata originariamente su Machina in vista dell’incontro di presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi. Per un’alleanza dei barbari nelle periferie” di Houria Bouteldja, tradotto in italiano da DeriveApprodi, che si terrà presso l’Università di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza

E’ uscito da qualche mese La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza, di Marco Boscolo (Eris Edizioni). Ne proponiamo un estratto da Le Parole e le Cose.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festa di Radio Onda d’Urto – Il programma

Da mercoledì 7 a sabato 24 agosto 2024 in via Serenissima a Brescia 18 serate di concerti, dibattiti, djset, presentazioni di libri, enogastronomia, spazio per bambine-i…

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx: scomodo e attuale, anche nella vecchiaia

Marcello Musto, professore di Sociologia presso la York University di Toronto, può essere considerato tra i maggiori, se non il maggiore tra gli stessi, studiosi contemporanei di Karl Marx.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: in diecimila rompono gli argini per la Palestina

Più di diecimila persone ieri hanno raggiunto la Capitale per manifestare il fermo sostegno alla Palestina e al Libano sotto attacco da parte di Israele nella complicità internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

5 Ottobre: GPI e UDAP confermano la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano

Manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano lanciata da Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese per sabato 5 ottobre 2024 a Roma (ore 14, piazzale Ostiense – metro Piramide).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: migliaia in piazza contro il governo Meloni. Scontri tra collettivi universitari e polizia

Si è svolto ieri a Roma, partito da piazza Vittorio Emanuele II, il corteo “contro il governo Meloni” diretto a Porta Pia a cui si sono aggiunti i collettivi universitari e liceali che si sono dati appuntamento a Piazzale Aldo Moro.  In testa al corteo lo striscione con lo slogan della manifestazione e il sottotitolo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalla Francia all’Italia, la terra si ribella

Domenica 12 maggio una delegazione del movimento francese Soulèvements de la Terre era a Roma per incontrare altri movimenti ecologisti e invitare alle prossime mobilitazioni. Un racconto a più voci di un importante momento di scambio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sapienza: un racconto della giornata di ieri (17 aprile)

Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l’università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.