E’ evidente che solo ” i pochi ” possono trarre vantaggio dalle sofferenze economiche alle quali sottopongono ” i molti “.
A quali poteri e a quali potenti risulta utile il tipo d’essere umano immiserito e spaventato di questa crisi?
Una persona priva di abitazione, condannata ad un sentimento di impotenza e di inutilità è sicuramente più pronta a vendere la sua opera di lavoratore o lavoratrice ad un prezzo infimo.
Questa è la politica economica dello Stato italiano da quasi 30 anni: Tagli alla spesa pubblica e sfruttamento del lavoro semischiavile dei profughi senza diritti per aumentare l’insicurezza sociale e ribassare il costo del lavoro di tutti i cittadini e gli stranieri.
A chi giova tutto ciò se non ad un’imprenditoria vorace ed incapace di innovare ma capacissima di accumulare fortune estere con l’evasione?
Ma i potenti ti chiedono qualcosa di più, vogliono che tu diventi il guardiano del tuo sfruttamento, esigono che tu percepisca gli immigrati come problema sociale esigono che sia tu a discriminare i profughi così che per essi sia impossibile rivendicare alcun diritto.
Chi crea le premesse per questa lotta tra gli esseri umani disperati e poveri ? A vantaggio di chi tutto ciò avviene ?
Ebbene, le premesse della discriminazione sono scentemente create dallo Stato e solo i padroni, innanzitutto quelli delle industrie, possono ricavarne profitto: non è forse lo Stato italiano che, ad esempio, nega alle scuole i finanziamenti per le mense gratuite per gli alunni?
Non conoscono forse i governanti il palese risultato di questa e di mille analoghe e più gravi norme e misure discriminatorie?
Ovviamente il risultato è la guerra tra poveri e la negazione dei diritti dei più sfruttati da parte di chi lo è appena meno.
Infatti un’immigrato senza diritti di alcun tipo è un lavoratore semi-schiavo ideale per gli agrari e gli industriali; il costo del suo lavoro è il più basso possibile e tale è destinato a rimanere finchè l’immigrato in questione non potrà godere di diritti minimi, consumare e vedere così rivalutata la propria esistenza e la propria opera agli occhi degli sfruttatori “datori di lavoro”.
E’ necessario sottolineare che il mondo del lavoro è un mondo di gerarchie, quindi, se si abbassa il salario dei lavoratori di grado minore (i profughi) simile sorte occorrerà anche a quello degl italiani che svolgono mansioni ritenute, dai padroni, di poco “più elevate”.
Così chi si batte per discriminare i migranti, oltre che razzista, opera per l’interesse dei potenti e contro il suo personale. Opera per esser meglio sfruttato.
Tutto ciò mette in luce la natura parassitaria del sistema produttivo italiano, legato alle mafie a doppio filo: sono le mafie che riforniscono fabbriche e latifondi di operai stranieri profughi e sono ancora le mafie che smaltiscono illegalmente i rifiuti industriali del nord nelle terre meridionali.
Inoltre, chi detiene il potere giustifica la sitematica menomazione dei servizi pubblici con la riduzione degli sprechi, addossandone la colpa alle inefficienze dell’amministrazione statale. In realtà tali sprechi sono sopratutto dovuti al fiume di denaro che ogni anno i politici devolvono alle mafie sotto forma di appalti pilotati e gravati da ingenti sovrafatturazioni.
Lo ribadiamo: quei soldi che i politici donano alle mafie “bisognose” sono pubblici, cioè dovuti alle fatiche di tutti i contribuenti.
In sintesi, maggiore è il disagio sociale, minore è il costo della mano d’opera; così,dalle sofferenze delle masse, lo Sstato ed i potenti, leviatanici parassiti, traggono profitto.
In tempo di “crisi” economica molte sono le industrie e le attività di ogni genere che falliscono e quindi moltissimi sono coloro che si trovano senza un lavoro, senza alcun reddito econseguentemente saranno disposti ad accettare un impiego per qualsiasi cifra e ad ogni condizione.
La necessaria conseguenza di tutto ciò è un crescente numero di persone che si vede,col reddito, privata della possibilità di esercitare quelli che debbono considerarsi diritti INALIENABILI, a partire dal DIRITTO ALL’ABITAZIONE.I molti vedono dunque il loro diritto all’esistenza violato.
Questo è immondo ed intollerabile. Nessuno può pretendere che un essere umano muoia di freddo e stenti accettando la sua sorte. Esigiamo che l’occupazione di immobili sfitti per più di 6 mesi sia legalizzata.
Leggi simili sono presenti ad esempio in Gran Bretagna.
Siamo certi che i numerosi alloggi, oggi sfitti, che un pò ovunque vari palazzinari hanno edificato, potranno soddisfare le esigenze di tutti senza distinzioni di etnia, nazionalità e cittadinanza.
ANONYMOUS RIVENDICA CON FORZA IL DIRITTO ALL’ESISTENZA PER OGNI ESSERE UMANO. Chiunque esista ha diritto alla casa, al reddito, ad un’istruzione completa in ogni grado, all’assistenza sanitaria gratuita,all’espressione ed al dissenso.
Quindi ognuno ha diritto di esistere e di prendersi cura della cosa pubblica, a partire dall’area in cui vive.
Per questo, è necessario che le circoscrizioni (o municipi) siano aboliti.
Al posto delle riunioni dei “parlamentari di quartiere” si terranno assemblee in cui tutti quelli che abitano nel quartiere potranno decidere delle più svariate questioni, ma soprattutto in merito ad urbanistica, alloggi, gestione del territorio.
Per ogni riunione,ogni cittadino del quartiere dovrebbe essere retribuito con un “gettone di presenza” di 50 euro,come avviene oggi per i politici partecipanti alle assemblee della circoscrizione (o municipio).
Vogliamo che le assemblee di circoscrizione garantiscano un reddito minimo di 100 euro ad ogni abitante dell’area; avidi parassiti industriali produttori di cianfrusaglie, ciò in qualche modo conviene anche a voi,infatti, senza reddito,chi potrà mai comprare le vostre chincaglierie? Il principio sopracitato vale anche per le aree incontaminate:chi vi abita ha diritto a tutelarle e preservarle.
Anonymous si oppone risolutamente alle plurime devastazioni ambientali che ,in talia,distruggono la natura: ILVA di Taranto, rigassificatori offshore (es. Livorno e Gioa Tauro),TAv in Val Susa, MOUS a Niscemi, basi militari, termovalorizzatori e altri orrori.
Padroni,potenti, volete ridure i più a massa di manovra di infimo costo,pronta a discriminare il prossimo,incapace di decider davvero del proprio futuro ma tanto ottusa da applaudire alla vostra rappresentazione del mondo che vi dipinge fautori di ogni libertà; ma chi davvero sarà libero in uno Stato dove esiston ben 2 tipi di campi di concentramento? Non ignoriamo infatti che i C.I.E. per immigrati altro non sono, e natura non diversa hanno i “manicomi criminali”, dove chiunque può esser internato senza aver commesso alcun crimine per un tempo indefinitamente lungo.
Potenti,politici, maledette le vostra torture, i vostri campi di reclusione, le vostre autorità, indegne d’esser riconosciute, la vostra austherity fatta sfruttamento e paura!
We are Anonymous