Buon 2023 a tutt* coloro privati delle loro libertà!
La fine dell’anno dà a molti la possibilità di esprimere buoni propositi per il futuro o per tracciare bilanci sul passato. Noi, invece, ne approfittiamo per fare un riepilogo di tutte le situazioni di restrizione della libertà personale che ci riguardano. Non è un solo un opportunità per ricordare compagni e compagne ristrette ed esprimere solidarietà, ma anche un esercizio che aiuta a fotografare una parte consistente della criminalizzazione di chi partecipa e porta avanti percorsi di lotta nella città di Torino e in Valle di Susa.
Sono tantissime le operazioni poliziesche orchestrate dalla procura di Torino, da ultima l’operazione “Sovrano”, che vede imputate numerose persone sia in Valle che sotto la Mole. Ma sono molti i modi che la Questura pone in essere per ostacolare la possibilità di organizzarsi e lottare: vi sono numerosi procedimenti in corso, strategie alternative come multare personalmente per feste e concerti, processi che corrono veloci verso il primo grado come quello avvenuto nei confronti degli studenti e studentesse universitarie che si sono opposti alla presenza del Fuan in università, particolari tattiche giuridiche, per certi versi avanguardistiche, come accaduto per i giovani da pochissimo liberti dalle misure cautelari a seguito della manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro, sfilati dal processo standard per evitare che i termini per le misure scadessero in modo da tenerli ristretti ancora qualche mese.
In questo momento sottoposti e sottoposte a regime cautelare, in attesa di giudizio, si trovano ai domiciliari: Giorgio (con divieto di comunicazione) e Umberto. Sempre in regime cautelare firmano tutti i giorni o diverse volte alla settimana: Maya, Costanza, Loris, Francesco, Iris, Donato, Alice, Sara, Jacopo, Emiliano, Francesco, Stefano, Eugenio, Lorenzo, Massimiliano. Stanno invece scontando pene per condanne definitive che variano da pochi mesi a diversi anni: Mattia, Francesca, Daniele, Giorgio (Brescia), Pierpaolo, Alex.
Da ricordare anche tutti e tutte coloro che stanno scontando o vivono misure preventive sia nel movimento No Tav sia in tutte le realtà ed esperienze di lotta in città, a cui va tutta la nostra solidarietà.
Un augurio resistente dunque di buon 2023 per loro, per noi e per tutti e tutte coloro che continuano ad associarsi per resistere e lottare.
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