InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cagliari. Proteste per l’assenza di riscaldamento negli studentati

La giornata di ieri è stata un punto di forza per gli studenti dell’Ateneo cagliaritano. La gente che ha partecipato al corteo, tra studenti che vivono nelle case e solidali con la protesta, ha dimostrato tutta la sua rabbia e soprattutto che c’è la possibilità di costruire una mobilitazione contro le politiche attuate dalla regione in merito al diritto allo studio. Arrivati sotto il palazzo della Regione ci si è resi conto dell’indisponibilità di quest’ultima al dialogo: porte chiuse, rappresentanti istituzionali non pervenuti. Una VERGOGNA!

La prosecuzione del corteo verso l’ERSU, dove si è entrati, è stata una tappa fondamentale. I responsabili dell’ente (la direttrice e il presidente Funedda) sono stati costretti davanti agli studenti ad ammettere i disservizi e a ribadire il fatto che dall’assessorato alla pubblica istruzione della Regione Sardegna non arrivano né risposte concrete nè misure reali per combattere il disagio che vivono gli studenti dell’ateneo cagliaritano. A loro è stato chiesto chiaramente di prendere una posizione netta che sia pubblica e politica e di uscire allo scoperto mediaticamente denunciando le condizioni in cui versa l’ERSU; dimostrando quindi di non essere meri esecutori (o come li ha definiti qualcuno “curatori fallimentari”) ma di essere realmente, nei fatti, dalla parte degli studenti.

In questi giorni i ragazzi e le ragazze che vivono nelle case si stanno organizzando spontaneamente con assemblee e momenti di dibattito. Da parte nostra non possiamo fare altro che continuare a supportare la lotta, sia dal punto di vista solidale che pratico! Per questo il nostro invito, esteso a tutti gli studenti che vivono l’Ateneo Cagliaritano è di partecipare all’Assemblea che si terrà Lunedì 30 gennaio alla Mensa di via Trentino!

Organizziamoci,mobilitiamoci,riprendiamo in mano il nostro futuro!

ERSU,REGIONE : BOGA SU DINAI!

Il diritto allo studio sardo negli ultimi anni…

2014-2017 NULLA È CAMBIATO!

Nel 2014 il problema era quello del 50% di idonei non beneficiari.

Nel 2015/2016 è stato il turno degli “esodati” del nuovo sistema ISEE.

Nel 2016/2017 è il turno delle case dello studente.

Verrebbe da dire che ogni annata si porta appresso le sue disgrazie. Per 3 anni di fila abbiamo sentito belle parole, promesse, proclami elettorali. La giunta Pigliaru, in particolare l’assessore Firino, più volte ha sottolineato il suo presunto impegno a non lasciare soli gli studenti, affermando che una giunta di sinistra(?) ha a cuore il problema della formazione universitaria e si deve adoperare per renderla accessibile a tutti e a tutte. L’Assessore Paci lo scorso dicembre, in occasione della Notte bianca dell’Università, ci aveva a suo modo riportato alla cruda realtà, ricordandoci che priorità della Regione era ripianare i buchi della Sanità, come se a causarli fossero stati gli studenti, e non ci fosse nessuna possibilità di conciliare le due cose. Si aggiungeva poi un’altra marionetta della politica regionale, Antonello Cabras, a dirci che erano finiti i bei tempi del welfare studentesco e che bisognava ripensare al modello educativo guardando agli esempi anglosassoni.

Il problema del riscaldamento è solo l’ultimo di una lunga serie di inadempienze e mala gestione delle case dello studente, che vede ancora irrisolti i casi di Via Montesanto e di Via Roma, senza alcuna prospettiva di riapertura a breve termine. Chi sono i responsabili di questa situazione scandalosa? In primis la Regione Sardegna, che sceglie di disinvestire sulle risorse per gli studenti e allo stesso tempo elargisce milioni al comparto militare e finanzia con 100 milioni di euro il nuovo campus universitario che nascerà (forse) tra una decina di anni. Regione Sardegna significa anche PD, che segue la linea europea volta al risparmio e allo smantellamento del settore pubblico a partire dall’istruzione.  

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro Stato e dirigent3 tutto e subito all3 student3!

Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata dell3 student3, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione contro la riforma del pre-ruolo: voci dal presidio al rettorato di Unito

Venerdì 1 novembre si è tenuto un presidio al rettorato dell’Università di Torino in Via Po, organizzato da studenti e studentesse, docenti e soprattutto precari e precarie della ricerca e dell’accademia, contro la cosiddetta “riforma del pre-ruolo” a firma ministra Bernini

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale

Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Riforma Bernini dell’università: la campagna 90%

Ad inizio giugno un fulmine si è abbattuto sull’università italiana.  La ministra Anna Maria Bernini ha annunciato che il governo sta lavorando ad una nuova riforma onnicomprensiva dell’università. Dal reclutamento al precariato, dalla didattica alla governance, il governo Meloni non vuole perdere l’occasione di ridisegnare il funzionamento degli atenei.  Il fatto che la coalizione di […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Rivolta nel carcere di Cuneo

Da Radio Blackout: Nel pomeriggio di lunedì 11 novembre la quiete penitenziaria della Casa Circondariale Cerialdo di Cuneo è stata scossa da una rivolta improvvisa messa in atto, a quanto ci è dato sapere, dagli “ospiti” della sezione Nuovi Giunti del carcere del capoluogo. Data la odierna difficoltà di avere notizie sicure da dentro, quello […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Revoca immediata dei fogli di via – Tiziano libero subito!

Questo appello nasce a seguito della manifestazione del 5 ottobre scorso quando più di 10.000 persone hanno violato i divieti del governo e della questura di Roma per manifestare la loro solidarietà alla resistenza palestinese e al popolo libanese..