InfoAut
Immagine di copertina per il post

Firenze. Dopo il #10O nuove scuole occupate

Più di duemila studenti si sono ritrovati in piazza San Marco nella giornata di mobilitazione studentesca nazionale del #10O. Un corteo vivace e partecipato ha quindi sfilato per le vie del centro città, urlando con forza l’opposizione di chi vive le scuole alla riforma Renzi-Giannini e ai processi di aziendalizzazione della scuola pubblica. Accanto agli studenti sono scesi in piazza anche i lavoratori della scuola che hanno aderito allo sciopero indetto per la giornata dal sindacalismo di base.

Al passaggio in via Cavour il corteo ha sanzionato il liceo Galileo per protestare contro le politiche repressive adottate dal preside della scuola, affermano così la volontà degli studenti di opporsi con fermezza a una riforma che vuole mettere nelle mani dei dirigenti scolastici un potere ancora più arbitrario e autoritario.
Tantissimi gli interventi che hanno denunciato la vera natura della “buona scuola” renziana. Una scuola organizzata ad uso e consumo delle aziende, fatta di meritocrazia, competizione, lavoro gratuito e avviamento allo sfruttamento. Ma non solo: a prendere parola nella manifestazione sono stati anche i professori, gli occupanti di case, gli studenti universitari, e i lavoratori in mobilitazione contro il jobs-act, sottolineando tutti la necessità di rilanciare da subito un opposizione sociale a trecentosessanta gradi alle politiche di austerity e precarietà del governo Renzi.

Arrivati nel centro-vetrina, è stata sanzionata una delle tante vetrine di lusso che rappresentano un vero e proprio insulto alle condizioni economiche che tantissimi studenti e le loro famiglie oggi vivono sulla propria pelle.
Dopo qualche centinaio di metri, invece di proseguire per piazza S. Spirito, il corteo ha invaso il liceo Capponi per occuparlo. “Contro Renzi e la ‘buona scuola’ – occupare tutto, occupare ora!”: questa la parola d’ordine lanciata dagli studenti e messa in pratica da subito senza mediazioni e concertazioni con le autorità scolastiche. L’obiettivo dichiarato dell’occupazione è quello di servire da base politica e materiale capace di rafforzare la mobilitazione studentesca in città, offrendo una possibilità di incontro e organizzazione al movimento delle scuole. Così è stato per tutta la giornata di ieri che ha visto diverse assemblee riunirsi all’interno del liceo Capponi.

Mentre la protesta si allarga in città con l’occupazione di stamattina al liceo Galileo, gli studenti hanno già iniziato a giocare il proprio ruolo attivo e antagonista nell’autunno di opposizione sociale appena inaugurato

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

#10O#iononcistoFirenzescuola

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

La guerra entra in classe

I come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La parte del torto

Una riflessione che parte da alcune studentesse e studenti della Sapienza in merito alla mobilitazione per il boicottaggio degli accordi università-Israele.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sui fatti di ieri, rispondiamo ai Ministri.

Sui fatti di ieri, tutti i ministri presenti si sono spesi in dichiarazioni abbastanza perentorie e retoriche ai giornali, come al solito ribaltando la realtà e ricostruendo uno scenario molto fantasioso su quelle che sono state le dinamiche della piazza di contestazione.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sapienza: un racconto della giornata di ieri (17 aprile)

Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l’università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: 23 aprile corteo contro il convegno vergognoso del Politecnico

Condividiamo di seguito l’appello degli studenti e delle studentesse universitarie torinesi mobilitati in sostegno al popolo palestinese in vista del convegno che si terrà il 23 aprile al Politecnico alla presenza del Ministro Tajani, di Eni e MAECI.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Bologna: dopo ben 11 anni il processo sulla cacciata della polizia da Piazza Verdi arriva in primo grado. Posticipata la sentenza

Sono serviti 11 anni perché si concludessero le udienze del processo in primo grado riferito agli scontri tra studenti, studentesse e forze di polizia, avvenuti nelle giornate del 23 e 27 maggio 2013 a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Solidarietà agli studenti del Severi-Correnti!

Esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse del liceo Severi Correnti di Milano, che la mattina del 30 gennaio occupavano il loro istituto per denunciare il genocidio in atto in Palestina e contro l’indifferenza per le morti di decine di migliaia di persone sotto le bombe israeliane.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Contestazione agli Stati Generali della natalità: non siamo macchine per la riproduzione, ma corpi in lotta per la rivoluzione.

Questa mattina la Ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un nutrito gruppo di studentesse e di studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia e da differenti collettivi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Esselunga di Firenze: qualcosa si muove

A due settimane dal crollo nel cantiere per la costruzione di un nuovo negozio Esselunga nel quartiere di Rifredi, che ha provocato la morte di cinque operai, la popolazione locale continua a mobilitarsi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Crollo di Firenze: la destra diventa europeista quando si tratta di deregolamentare il lavoro

Cinque operai morti e tre feriti, questo è il tragico bilancio del crollo avvenuto venerdì 16 febbraio nel cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti, a Firenze, morti che si aggiungono alla lunga lista di una strage silenziosa.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: crollo in un cantiere Esselunga. Cinque operai morti, lunedi sciopero sindacati di base

L’azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono gli stessi degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola. Tecnici e professionali: un “capolavoro” al servizio delle imprese

L’iter parlamentare della riforma degli istituti tecnici e professionali è in discussione alla Camera.