La procura ordina: Angelo ai domiciliari… la nostra lotta continua!
L’iniziativa repressiva della procura della città attacca in questo caso uno degli studenti universitari più attivi e generosi nelle lotte sociali: dalle battaglie per il welfare studentesco, fino ai cancelli della logistica, Angelo è stato sempre presente per contrastare ingiustizie e prepotenze del potere, come nel caso di Piazza Verdi in cui lo schieramento della celere voleva impedire lo svolgimento di una partecipatissima assemblea pubblica armata di un pericolosissimo megafono!!!
Nel rivendicare la liberazione immediata di Angelo, la fine dell’esilio per i compagni e le compagne di Bologna, e la libertà di movimento per tutti e tutte e in ogni città d’Italia, proseguiremo con grande serenità, tenacia e determinazione nel nostro percorso di lotta contro l’austerità e la precarietà che attanaglia la vita di milioni di studenti e studentesse. Con il 44% di disoccupazione giovanile la nostra città è candidata a vincere il premio della miseria se non fosse per le lotte che anche noi contribuiamo a costruire: affitti in nero, caro-vita, caro-università stanno espellendo sempre più giovani dalla formazione superiore destinandoli ad un futuro di disoccupazione o di precarietà, mentre per gli altri il destino è all’estero o con un salario garantito dalle raccomandazioni di qualche cricca o clientela di partito. Siamo qui per ribaltare questa situazione e vogliamo Angelo con noi il prima possibile a lottare per la giustizia sociale e la dignità di tutti e tutte.
Il Collettivo Universitario Autonomo di Bologna saluta Angelo dando appuntamento alla prossima iniziativa di lotta!
Angelo libero! Liberi tutti, libere tutte!
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