InfoAut
Immagine di copertina per il post

La scuola è di fatto al collasso

||||

Ad un mese dall’inizio delle scuole la situazione del mondo della formazione italiana è già al collasso.

Come sapevamo da mesi i flussi di milioni di studenti e studentesse per tutto lo stivale avrebbero rappresentato una dinamica favorevole alla diffusione del Covid-19.

La perdita pressoché totale della seconda parte dell’anno scolastico scorso aveva imposto all’attenzione della politica e del dibattito pubblico l’urgenza di intervenire con piani dettagliati per la ripresa dell’anno scolastico 20-21 dalle materne all’università.

Tanto se n’è parlato che poco si è fatto, e i risultati sono davanti agli occhi di tutti: interventi di edilizia scolastica straordinaria fatti di fortuna, spazi assenti, protocolli inapplicabili, cronica assenza di personale docente divenuta una voragine di disorganizzazione, contagi in salita e le prime chiusure (si veda la Campania dello sceriffo pagliaccio De Luca).

L’esecutivo continua con la retorica della piaga inarrestabile ed imprevedibile, invocando costantemente la responsabilità individuale come parametro di giudizio del peggioramento della crisi sanitaria.

Le responsabilità dell’esecutivo sono invece piuttosto evidenti e hanno più origini.

La più grave e centrale è quella legata alla gestione delle risorse. Come sappiamo la scuola e l’università pubblica sono settori martoriati da 30 anni di continui tagli, composti da spazi obsoleti con crescenti quote di lavoro precario e ricordiamolo mal retribuito a tutti i livelli. Con un paese scosso dal blocco della formazione e della cultura quanti soldi sono stati investiti quest’anno? Briciole.

Ci hanno tormentato con i banchi monoposto! Diciamolo che è un’idiozia rispetto alla complessità dei problemi legati al Covid. Le Regioni hanno speso qualche centinaio di milioni per l’edilizia mentre il Ministero, preoccupato su dove si dovesse misurare la febbre, giocava la partita del decennio: assumere qualche insegnante, sia mai servissero.

Qui è necessario spendere qualche parola sulla Ministra dell’Istruzione. La Azzolina, con la quale si sviluppa una certa empatia alla luce degli schifosi attacchi sessisti alla quale è settimanalmente sottoposta, si è confermata al pari dei suoi predecessori incapace di pretendere RISORSE, intrappolata nei suoi deliri meritocratici, perennemente impegnata a difendere il suo operato fatto di slogan che inseguono il dibattito più pop.

L’idea che chi concorre per ottenere un posto nella scuola pubblica sia uno sfigato furbo approfittatore non nasce oggi. Sono anni che si attacca la categoria con la favola delle 18 ore a settimana, dei tre mesi di vacanze, della gente che suda e questi a leggere il giornale in classe ecc ecc.

Queste menzogne, miscela ottima per giornali, televisioni e politica, si sono rapidamente trasformate nel delirio meritocratico dei 5stelle. I nostri figli si meritano insegnanti di qualità tuona la Ministra in diretta da Mentana.

Come se gli insegnanti di oggi facessero schifo e il problema non fossero le migliaia di posti ancora vacanti o la voragine del mondo del sostegno, settore appaltato al privato a causa dei continui rinvii nell’assunzione di personale formato e preparato all’accompagno delle disabilità.

La ministra dice che i titoli non bastano, i titoli sarebbero le lauree prese all’università, sommate ai crediti aggiuntivi per ottenere una classe d’insegnamento, alle quali bisogna aggiungere i 24 crediti formativi pedagogici del FIT, più esperienza pregressa come supplente. Insomma non carta straccia ma anni di sacrifici e costi da sopportare.

La qualità dovrebbe essere certificata da test concorsuali nozionistici, questa è la grande trovata dei 5S.

Quindi, nonostante l’emergenza nessuna assunzione per titoli e si è in attesa del concorso straordinario per circa 30 mila posti, e poi ci sarà il concorso ordinari per un numero di posti che non è dato sapere. In un settore ‘chiuso’ con previsioni certe di utenti e personale necessario non è dato mai sapere quanti insegnanti servano in Italia. E’ sempre stata la lotteria di settembre.

Se possibile, con la pandemia, l’estrazione ha fatto più schifo del solito.  

Nel frattempo tanti che parteciperanno al primo e al secondo concorso già lavorano nella scuola, da precari, in un contesto oggettivamente pericoloso a causa del Covid, e comunque mancano i docenti.

Oggi sulle colonne di repubblica, uno dei loro pennivendoli di punta parla addirittura dell’assenza di insegnanti causata dal reddito di cittadinanza. Articoli che fanno ben capire l’idea che un certo tipo di società porta avanti rispetto alla scuola.

Siamo a metà ottobre, e il tema dei banchi monoposto e dei concorsi dell’Azzolina, sono stati sostituiti dal ben più pressante dibattito del tenere aperte o chiuse le scuole.

Tutti quelli che non hanno un ruolo al riguardo gridano allo scandalo vergognoso della mala gestione, la Ministra Azzolina e Conte come da copione difendono il proprio operato, nel frattempo stretti tra politiche vessatorie e virus milioni di lavoratori e lavoratrici della scuola tengono duro e svolgono una funzione imprescindibile nella società.

Il virus c’è, la parziale e classista didattica a distanza anche, il fallimento dell’anno scolastico 20-21 non sembra così lontano.

Ps: 404 Università italiana not found.

  

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

AZZOLINACORONAVIRUSscuola

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM: Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro Stato e dirigent3 tutto e subito all3 student3!

Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata dell3 student3, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione contro la riforma del pre-ruolo: voci dal presidio al rettorato di Unito

Venerdì 1 novembre si è tenuto un presidio al rettorato dell’Università di Torino in Via Po, organizzato da studenti e studentesse, docenti e soprattutto precari e precarie della ricerca e dell’accademia, contro la cosiddetta “riforma del pre-ruolo” a firma ministra Bernini

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale

Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Contestazione agli Stati Generali della natalità: non siamo macchine per la riproduzione, ma corpi in lotta per la rivoluzione.

Questa mattina la Ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un nutrito gruppo di studentesse e di studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia e da differenti collettivi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La guerra entra in classe

I come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.