Roma e Milano, gli studenti tornano in piazza
A Roma la polizia blocca gli studenti che volevano arrivare al Viminale. In risposta gli studenti si muovono in corteo fino alla Sapienza dove, insieme agli universitari, occupano il Lucernario. A Milano studenti in corteo. Nella notte azione in un istituto tecnico.
Roma – Oltre cento studenti si ritrovano a Piazzale Tiburtino dopo settimane di occupazioni delle scuole e di intimidazioni e sgomberi da parte della polizia. Anche oggi le forze dell’ordine hanno impedito agli studenti di muoversi in corteo verso il centro della città. L’obiettivo era quello di raggiungere il Ministero degli Interni per contestare le politiche securitarie di Salvini. Gli studenti si sono così diretti in corteo fino alla Sapienza dove, insieme agli studenti universitari, hanno occupato temporaneamente il Lucernario. Il Lucernario è uno spazio abbandonato dell’università Per diversi anni è stato occupato dai collettivi universitari. Dopo diversi sgomberi l’amministrazione della Sapienza fece partire dei lavori abbandonati, volontariamente, a metà. Dal rettorato nelle ultime settimane sono arrivate anche minacce di sgombero per un altro spazio occupato della Sapienza, il 3 Serrande. L’azione di oggi è stata anche l’occasione per dare al rettore una risposta chiara. Gli spazi vanno riempiti, non lasciati al degrado e all’incuria.
Milano – Qualche centinaio di studenti hanno attraversato la città partendo da Largo Cairoli. Lungo il percorso del corteo aperto dallo striscione “Liberi di protestare, legittimati a ribellarci” è stato bruciato un manichino di Salvini. Nella notte gli studenti del istituto tecnico Steiner hanno lasciato delle macerie di fronte al cancello della propria scuola, per denunciare la fatiscenza dell’edificio. “Che crolli il governo, non la scuola” è lo slogan che accompagna il comunicato degli studenti.
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