Da questa mattina all’alba è in corso lo sgombero di Via Oberdan 16 a Bologna. L’occupazione era avvenuta subito dopo il corteo della Convergenza per porre l’accento sulla condizione abitativa di migliaia di studenti e studentesse che si confrontano con un mercato immobiliare drogato e fuori controllo.
Invalsi, per bocca del suo Presidente Roberto Ricci, conferma che nelle scuole italiane, è in atto una schedatura di massa degli studenti fragili.
Emerge come in un periodo di crisi legato ai conflitti globali e al post pandemia sia vergognoso scaricare i costi sui giovani e su studenti e studentesse, i soldi per cui l’Italia si sta indebitando fino al collo dovrebbero essere spesi per permetterci di vivere bene e non per gonfiare le tasche di multinazionali e industrie investendo in grandi opere inutili, armi ed energie inquinanti.
Ieri mattina alcuni studenti e studentesse di Torino hanno fatto un blitz nell’ufficio dell’assessora Chiorino, appendendo uno striscione nel corridoio e consegnando dei volantini al personale dell’ufficio.
Dopo settimane di silenzio da parte della regione rispetto a cosa stesse succedendo, dopo che studenti e studentesse avevano affermato forte chiaro le proprie richieste l’assessora Chiorino ha deciso di negare un confronto facendo portare un foglio siglato regione Piemonte in cui afferma “non è mia intenzione, e non lo sarà in futuro, ricevere alcuna delegazione di studenti per questa protesta specifica perchè so bene qual è il valore del tempo […] preferisco dedicarlo a lavorare”.
A Venezia nel tardo pomeriggio di martedì 25 ottobre il collettivo universitario Lisc – Liberi Saperi Critici ha occupato la sede centrale dell’Università Ca’ Foscari a conclusione della campagna “Facciamoci spazio”, lanciata dopo la notizia di sgombero dello spazio delle associazioni e dei collettivi studenteschi.
Ieri all’università La Sapienza la polizia carica il presidio di studenti e studentesse antifasciste contro una conferenza organizzata da Azione Universitaria, gruppo neofascista.
L’università mostra il suo volto più oscuro e colluso con l’attuale governo.
Dopo l’occupazione di Beyoo, dopo l’oceanico corteo del 22 ottobre, questa mattina è stato occupato un edificio in Via Oberdan 16. Un intero palazzo in pieno centro, di tre piani inutilizzato da decenni, in comproprietà tra l’università e un privato.
Riprendiamo da Mobilitazione Studentesca Cagliari la piattaforma rivendicativa dell’Assemblea in occupazione dell’Aula Magna Capitini.
Alle 22 di ieri l’Aula Magna dell’Università di Cagliari è crollata. Per fortuna nessuno si trovava nell’edificio, ma l’aula era in pieno utilizzo tanto che, secondo le prime testimonianze, fino alle 20 vi sono state lezioni al suo interno.