Torino: blitz di studenti e studentesse agli uffici dell’assessora al diritto allo studio
Ieri mattina alcuni studenti e studentesse di Torino hanno fatto un blitz nell’ufficio dell’assessora Chiorino, appendendo uno striscione nel corridoio e consegnando dei volantini al personale dell’ufficio.
Lə studentə chiedono che la Chiorino ritiri immediatamente quanto ha scritto nella lettera che ha inviato due settimane fa a chi era in presidio sotto la regione, in cui diceva vergognosamente di “andare a lavorare” e di “imparare a conoscere il mondo reale”, dall’alto del suo stipendio pubblico e del suo 47% di assenze in consiglio regionale. L’assessora non si è nemmeno presentata in ufficio, ancora una volta rifiutandosi di ascoltare la voce di chi protesta e pensando solo al proprio tornaconto.
Di seguito il comunicato dellə studentə:
“Da settimane come studenti e studentesse dei poli universitari di Torino ci stiamo mobilitando per fermare l’aumento dei prezzi delle mense EDISU. Nel mese di novembre entreranno in vigore aumenti del costo dei pasti fino al 45%, che potranno incidere 50 euro al mese sulle spese di chi mangia in mensa.
Se EDISU sostiene che si tratta di pochi decine di centesimi a pasto, la realtà è che 50€ mensili possono essere fondamentali per noi student* che siamo costrett* quotidianamente a confrontarci con una realtà in cui i prezzi degli affitti aumentano vertiginosamente (oltre il 40% in più su Torino negli ultimi 2 anni), cercare un lavoretto per poter sostenere le spese senza essere sfruttat* o sottopagat* è sempre più difficile. In questo contesto non accettiamo di poter subire aumenti in uno degli ambiti che riguardano le minime esigenze quotidiane.
Due venerdì fa eravamo in presidio sotto la Regione Piemonte, alla richiesta di un dialogo, l’assessora regionale al diritto allo studio universitario Chiorino di Fratelli d’Italia ci ha consegnato una lettera vergognosa in cui definisce l* student* “dirittisti” che dovrebbero vivere nel mondo reale e andare a lavorare.
All’assessora vogliamo rispondere che conosciamo bene il mondo reale e tutte le sue contraddizioni, proprio per questo noi a lavoro dobbiamo andarci per poter campare, a differenza sua che da quanto risulta dal sito istituzionale della regione registra il 47% di assenze in consiglio regionale.
Per questo non accettiamo paternalismo o lezioni di vita da chi vive sulle spalle dei soldi della collettività e si prende anche il lusso di non presentarsi il consiglio regionale. Per confrontarci, dibattere ed esprimere il proprio pensiero rispetto a quanto sta accadendo, vi aspettiamo in assemblea mercoledì 9 novembre alle 14:30 in Principe Amedeo.”
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